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I postini di C’è posta per te: “La nostra vita non è facile…”, poi Silvia Toffanin diventa una di loro

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-03-25

Per la prima volta in studio a Verissimo con le loro biciclette, sono stati presenti per una intervista a 360°, i mitici postini di C’è Posta Per Te. Ecco che a fianco di Silvia Toffanin sono comparsi gli storici volti del programma di Maria De Filippi: da Marcello Mordino, il postino veterano nel programma da …

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Per la prima volta in studio a Verissimo con le loro biciclette, sono stati presenti per una intervista a 360°, i mitici postini di C’è Posta Per Te. Ecco che a fianco di Silvia Toffanin sono comparsi gli storici volti del programma di Maria De Filippi: da Marcello Mordino, il postino veterano nel programma da ben 18 anni, a Gianfranco Apicerni, l’ex tronista e calciatore, fino alle new entry Chiara Carcano e Andrea Offredi, anche lui volto di Uomini e Donne.

I postini di C’è posta per te a Verissimo

“La vita del postino non è facile – raccontano – abbiamo girato in lungo e in largo il mondo e spesso ci tocca restare in giro per giorni finché non si trova la persona a cui consegnare l’invito di Maria. Ma l’emozione più bella è vedere la reazione dei postinati, così come li chiamiamo noi in gergo”. Assente, ma solo fisicamente, Maurizio Zamboni il postino storico che con la sua simpatia ha conquistato tutto il pubblico di C’è posta per te.

A dare un tocco in più è la stessa conduttrice di Verissimo che a sorpresa ha indossato il cappello e una giacca e montando in sella delle bici ha invitato tutti a seguire un’altra puntata di C’è Posta Per Te, andata in onda ieri sera su Canale 5. Silvia ha poi commentato: “Ho coronato un sogno”.

I retroscena dei postini di C’è posta

Recentemente intervistati da TV Sorrisi e Canzoni, i postini di C’è posta per te hanno svelato che una parte fondamentale del loro lavoro è quella dell’interagire con chi riceve la posta. “Conta cogliere la spontaneità del momento – spiega un postino – è importante vedere la reale sorpresa di chi riceve la busta. Solo dopo la consegna finisce l’incarico”. E Maurizio continua: “Una volta mi è capitato di aspettare per due giorni una signora sotto casa per poi scoprire da un vicino che era in ferie. Oppure di cercare l’unica donna vedova in un paesino senza sapere il suo nome, ma alla fine ce l’ho fatta”.

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