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Guendalina Tavassi, video hot diffusi online: “Mi sento morta”, il servizio a Le Iene

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-11-27

Il caso di Guendalina Tavassi e dei suoi video hot privati finiti online in seguito al furto del suo iCloud è finito anche a Le Iene. La trasmissione si Italia 1, nella puntata di ieri ha accolto la testimonianza dell’ex gieffina con un servizio di Andrea Agresti, nel quale la Tavassi ha raccontato l’incubo nel …

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Il caso di Guendalina Tavassi e dei suoi video hot privati finiti online in seguito al furto del suo iCloud è finito anche a Le Iene. La trasmissione si Italia 1, nella puntata di ieri ha accolto la testimonianza dell’ex gieffina con un servizio di Andrea Agresti, nel quale la Tavassi ha raccontato l’incubo nel quale è finita vittima.

Guendalina Tavassi e il dramma dei video hot: il servizio a Le Iene

Guendalina Tavassi

Oltre ad essere un gesto infame, il furto e la diffusione di video privati rappresenta un reato, punito con il carcere fino a 6 anni e con 15 mila euro di multa. Anche Guendalina Tavassi non è stata risparmiata da questo fatto molto grave ed ai microfoni de Le Iene ha raccontato:

Mi è crollato il mondo addosso, ho pensato le cose più brutte: la mia vita è finita, è finito tutto… La Guendalina di prima purtroppo dopo questo episodio è come se fosse morta. Mi è stata rubata tutta la mia vita intima.

Guendalina ha raccontato nel dettaglio cosa è accaduto e come lo ha scoperto:

Mi chiama una mia amica e mi dice ‘Guendalina guarda stanno girando dei tuoi video su dei gruppi Whatsapp, video con dei sex toys’. Mentre parlavo con lei mi arriva la telefonata di mio marito e mi risponde piangendo.

A suo dire, tutti i video rubati erano stati inviati al marito Umberto D’Aponte che per lavoro è spesso lontano, a Napoli. Guendalina ha spiegato che in tanti avrebbero malignato anche su questo, ipotizzando che lei avesse inviato ad altre persone questi video hot.

Hanno voluto farmi una cattiveria però dietro Guendalina personaggio c’è una donna, una madre, ci sono dei figli e un marito, i miei genitori. Stanno facendo soffrire loro che non c’entrano nulla. Sono dei bastardi di merd*.

Fortunatamente, tra tanta cattiveria non sono mancati anche i messaggi di sostegno e solidarietà anche da parte di altre giovani vittime di revenge porn.

L’ex gieffina ha svelato anche la presenza di numerosi video fake presenti su chat Telegram dove vengono addirittura venduti. Quindi ha spiegato come sarebbe stato possibile tutto ciò:

Quest’anno mi arrivò una mail dove mi diceva ‘hanno provato ad accedere al tuo account iCloud: se non sei tu clicca qui’. Quindi io ho cliccato ma non so se fosse reale o meno, ma mi è venuto il dubbio.

Sarebbe capitato 2-3 giorni prima dell’esplosione della bomba. A chi le ha fatto questo Guendalina ha rivolto un messaggio:

Io non auguro la morte a nessuno, neanche al mio peggior nemico. Morire è la sensazione che io mi sto sentendo, mi sento morta per colpa di questo merd*so schifoso che ha fatto questa cosa orribile, che mi ha fatto sentire violentata, che mi sta rovinando la vita. Ecco, io a questa persona che mi sta guardando in questo momento: io ti auguro di soffrire il minimo di quello che stai facendo soffrire me e ricordato che la ruota gira e oggi è successo a me ma domani può succedere a te.

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