logo

Grande Fratello 10: Mauro contro tutti. Ma qualcuno mi dice perché a Bari chiamare qualcuno Chicco è offensivo; dalla spiegazione di George non ho capito!

di Valeria Panzeri

Pubblicato il 2009-11-05

L’entrata nella casa del Grande Fratello di Mauro, salumiere fornito di basette di lunghezza invidiabile, ha generato una serie di demenziali litigate. Sopra ogni cosa Blog Tivvù desidera ardentemente omaggiare quest’uomo in quanto, grazie al suo fragile equilibrio mentale, è riuscito ad instillare il peggio negli inquilini che lì dimoravano ben da una settimana. Andando …

article-post

L’entrata nella casa del Grande Fratello di Mauro, salumiere fornito di basette di lunghezza invidiabile, ha generato una serie di demenziali litigate. Sopra ogni cosa Blog Tivvù desidera ardentemente omaggiare quest’uomo in quanto, grazie al suo fragile equilibrio mentale, è riuscito ad instillare il peggio negli inquilini che lì dimoravano ben da una settimana.

Andando per ordine, Mauro, lunedì sera, fa il suo ingresso: solite pantomime, soliti abbracci, pacche sulla spalla e varie amenità finchè non fa una mossa falsa: si mette a fare apprezzamenti più o meno pesanti sulle ragazze in cattività. E no caro Mauro, non ti sei mai guardato quei documentari che mostrano la vita di branco dei Gibboni? Ebbene se tu li avessi visti non avresti fallito l’approccio. Infatti, come volevasi dimostrare, svariati esemplari maschi della casa hanno ritenuto opportuno rimarcare il loro territorio nonché la loro priorità circa le femmine con le quali hanno già formato un ecosistema inviolabile da una settimana.
La frase, rivolta a Mauro, che maggiormente mi turba è

Tu devi capire che noi ormai siamo amici,

lo ripetono un po’ tutti. Amici? Quindi, secondo i loro parametri di valutazione così generosi, se qualche lettore ha bisogno di un prestito, di un rene, di compagnia, di un passaggio, di una spalla su cui piangere, non esiti a frequentare per almeno due settimane gli interessati; dopo una settimana sarete già amici e, alla seconda, farete un patto di sangue e vi intesteranno la casa.

Il primo a mostrare insofferenza nei riguardi del nuovo arrivato, che ci mette del suo per rendersi insopportabile, è Massimo, il body builder. L’essere apostrofato con il nomignolo Chicco lo distrugge; Mauro, questa non la dovevi proprio fare. Arriva George in soccorso, in quanto guida e portavoce del gruppo, (sue testuali parole) il quale cerca di spiegare con toni melodrammatici a Mauro che il soprannome Chicco per Massimo non va bene, non può essere accettato. E’ una terribile offesa. Resta oscuro però il motivo per il quale lo sarebbe, infatti George, con la voce rotta come fossimo ad un funerale adduce motivazioni poco chiare

Sai, lui è cresciuto a Bari, per le strade di Bari vecchia…e per quelli come lui Chicco è una terribile offesa.

Lancio un appello: chiunque possa illuminarmi circa la questione è caldamente invitato ad intervenire.

Del resto l’unica ipotesi che mi sembra plausibile avanzare è quella che, a Bari vecchia, il soprannome Chicco sia sinonimo di omosessuale; ma in questo caso non vedo dove stia il problema per Massimo che, dopo aver detto a tutti, in riferimento a Maicol, “Questo è un gay” è immediatamente corso in confessionale a sciorinare lodi nei confronti di questa “razza” che, a suo dire, è più dotata rispetto alla media…ha dei punti in più.

Che dire, per fortuna c’è George, capobranco insostituibile: ha vissuto diciotto anni a New York (sempre a suo dire) e non capisce l’inglese di Mauro…sennò non credo avrebbe annuito al cospetto di certe frasi offensive che l’uomo dei salumi gli ha rivolto con inaspettata padronanza linguistica.

Potrebbe interessarti anche