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Gli abruzzesi si ribellano contro le immagini del Tg1 falsificate

di Simone Morano

Pubblicato il 2010-11-30

L’Aquila si ribella alla falsificazione (apparentemente involontaria) del Tg1. Breve riepilogo. Settimana scorsa, nel corso di un servizio del Tg1 dedicato alla protesta degli studenti universitari a Roma davanti al Senato, sono state utilizzate immagini relative a una protesta degli aquilani, risalente al 7 luglio, che si era tenuta a Roma. Immediatamente il Tg1 aveva …

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L'Aquila si è ribellata alla falsificazione (deliberata?) del Tg1

L’Aquila si ribella alla falsificazione (apparentemente involontaria) del Tg1.

Breve riepilogo. Settimana scorsa, nel corso di un servizio del Tg1 dedicato alla protesta degli studenti universitari a Roma davanti al Senato, sono state utilizzate immagini relative a una protesta degli aquilani, risalente al 7 luglio, che si era tenuta a Roma.

Immediatamente il Tg1 aveva parlato di un “errore tecnico e non di una scelta editoriale”, ma le scuse non sono bastate agli abruzzesi. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare della città, sottolinea:

Sono davvero dispiaciuto, perché questo modo di fare ci offende come spettatori e come aquilani. Perché manipolare così l’informazione? Perché manipolare così gratuitamente la verità? Non solo nel Tg1, ma anche in altre trasmissioni Rai la verità sui fatti aquilani non viene sempre presentata in maniera obiettiva, ma enfatizzando solamente gli aspetti negativi, dando così l’immagine di una città dove va tutto male.

Sulla stessa linea d’onda anche Gianni Chiodi, commissario per la ricostruzione, che si rivolge al direttore generale Mauro Masi, non limitando la segnalazione a quanto fatto dal Tg1.

Sempre più spesso in diverse trasmissioni Rai viene riportata una situazione riguardante il territorio colpito dal sisma per nulla corrispondente alla realtà. Anche ad Annozero due settimane fa si è discusso di come il governo abbia affrontato l’emergenza e la ricostruzione, facendo risaltare solo le criticità e gli aspetti negativi. A tutto questo non è stato possibile replicare.

Nel frattempo l’Italia dei Valori ha chiesto le dimissioni del direttore Augusto Minzolini per “depistaggio mediatico”.

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