“Della vita precedente non le è rimasto nulla, ma il passato non si cancella”. Rosy Abate, la serie di Canale 5 con protagonista Giulia Michelini, arriva con cinque puntate inedite dal 12 novembre in prima serata. L’attrice racconta a “TV Sorrisi e Canzoni” l’evoluzione della fiction nata dopo il grande successo di “Squadra Antimafia”. “Rosy è ripartita da zero – anticipa Giulia. Ed infatti la protagonista della fiction si è costruita una nuova identità.
Il passato però, riporterà Rosy Abate di nuovo in Sicilia, alle sue origini. “Lei si lascerà trasportare da questa corrente fatta di dolore e ricordi. E’ combattuta, il bimbo che dicono essere suo figlio ha una nuova famiglia, non sa nulla di lei, così si interroga se sia giusto riprenderselo”. Nella fiction Rosy si è creata una vita nuova, nella vita invece, non è così semplice: “Cambiare vita vuol dire cambiare mentalità. Ciò che conta veramente non è quello che ti viene offerto, ma ciò che tu cerchi”. Poi Giulia Michelini afferma che lei spesso sogna di scappare. “Il lavoro che faccio è un’arma a doppio taglio – confida – oggi sei all’apice del successo domani ti tolgono tutto”.
Poi l’analisi del suo personaggio: “Rosy non era cattiva, ma le hanno sterminato la famiglia quando era solo una bambina, le hanno ucciso il marito. ha dovuto affrontare lutti e sofferenze. Così si è incattivita ed è diventata vendicativa e spietata. Rosy è tosta ed è per questo che mi è piaciuto tanto interpretarla. Combatte per le cose in cui crede, caratteristica che oggi si sta perdendo. Spesso tendiamo ad abbassare la testa, ci adeguiamo, non lottiamo più per i nostri diritti”.
Il personaggio di Rosy Abate compare in sette stagioni di Squadra Antimafia ed ora è protagonista di una fiction tutta sua. Ma chi è Rosy? Scampata da piccola all’attentato mafioso in cui sono morti i genitori, Rosy trascorre l’adolescenza negli Usa. Rientrata in Sicilia per sposarsi, riprecipita nel mondo di Cosa nostra; l’assassinio del marito, dei suoi tre fratelli e le feroci lotte di potere tra clan la rendono una spietata donna di mafia.
Nel suo cuore c’è posto per pochi: Claudia Mares, la poliziotta che le salva la vita e per la quale nutre un sentimento di odio e amore. Ivan Di Meo, l’infiltrato che la rende madre. E Domenico Calcaterra, il grande amore. C’è lui al fianco di Rosy quando impazzisce per la morte del figlio Leonardino e finisce in manicomio. Ma il piccolo potrebbe essere vivo…