Giornalista demolisce la TV di Barbara d’Urso e pubblica una videolettera durissima: “Personaggio ingombrante…”
di Valentina Gambino
Pubblicato il 2021-06-03
Riccardo Bocca, giornalista di Tpi e vice direttore di SkyTG24, ha pubblicato una videolettera particolarmente dura indirizzata a Barbara d’Urso, affondando i suoi programmi in TV. Riccardo Bocca durissimo con Barbara d’Urso: il pesante affondo Carissima Barbara D’Urso, le invio questa videolettera perché nell’arco dell’ultima stagione televisiva lei ha subìto una tele-mutazione genetica straordinaria: è …
Riccardo Bocca, giornalista di Tpi e vice direttore di SkyTG24, ha pubblicato una videolettera particolarmente dura indirizzata a Barbara d’Urso, affondando i suoi programmi in TV.
Riccardo Bocca durissimo con Barbara d’Urso: il pesante affondo
Carissima Barbara D’Urso, le invio questa videolettera perché nell’arco dell’ultima stagione televisiva lei ha subìto una tele-mutazione genetica straordinaria: è passata dall’essere il Robocop degli ascolti felici di casa Mediaset a personaggio ingombrante a cui togliere spazi.
Il giornalista prosegue:
Prima furoreggiava con l’appuntamento serale di Live – Non è la D’Urso, dopodiché il suo editore ha deciso di toglierle microfono e telecamere. Stesso esito che le cronache specializzate danno adesso per scontato per Domenica Live, traumatizzata dalla concorrenza di Raiuno dell’acchiappa-share Mara Venier.
Succede. Può capitare a chi per mestiere naviga in tv di affondare con la propria corazzata. E però, cara D’Urso, questa volta non è come tante altre volte: perché lei è il personaggio simbolo di un modo amaramente specifico di stare in video, ovvero quello che viene catalogato come “super-trash.
Riccardo Bocca conclude:
Un fantasmagorico accrocco fatto di gossip, cronache pop-vip, dolori assortiti di ogni genere e intensità e – a fine menù, come dolce – affettuosità garantite per i leader politici, accarezzati in studio con la confidenza del “tu”.
Ingredienti che avvelenano, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, il pozzo della decenza pubblica e che riescono anche a confondere, a lungo andare, il senso della realtà nelle persone più fragili. Ma, attenzione erano anche strumenti necessari e funzionanti per costruire ascolti.
Ora, cara D’Urso, questa verità granitica pare meno scontata. Certo, le resta l’appuntamento pomeridiano dal lunedì al venerdì, per spargere il suo verbo. E però i numeri, e non soltanto i suoi numeri, dicono che nell’aria c’è voglia d’altro: non tanto di “super trash” quanto di rispetto dei sentimenti e della dignità personale. Il ché in televisione dovrebbe essere assolutamente scontato, e invece non lo è affatto.
Arriverà la replica di Barbara d’Urso? Io immagino qualcosa di questo tipo…