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GF Vip, Samantha De Grenet sulla comunità LGBT: Gay Pride e procreazione assistita, la discutibile posizione

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-12-13

Samantha De Grenet come Stefania Orlando? In molti le hanno paragonate ma i miei amici di Twitter hanno prontamente documentato che ciò non è proprio possibile per via di alcune posizioni particolarmente discutibili della prima nei confronti della comunità LGBT+. GF Vip, Samantha De Grenet e quelle posizioni discutibili sulla comunità LGBT In queste ore …

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Samantha De Grenet come Stefania Orlando? In molti le hanno paragonate ma i miei amici di Twitter hanno prontamente documentato che ciò non è proprio possibile per via di alcune posizioni particolarmente discutibili della prima nei confronti della comunità LGBT+.

GF Vip, Samantha De Grenet e quelle posizioni discutibili sulla comunità LGBT

In queste ore Samantha De Grenet ha ascoltato lo sfogo di Stefania Orlando parlando dell’amica Matilde Brandi e del loro rapporto che si è incrinato proprio dentro la Casa del Grande Fratello Vip. Sul web, intanto, i miei adorabili amici di Twitter, hanno tirato fuori una vecchia intervista della riccioluta conduttrice intervistata dal mio amatissimo Alessio Poeta via Gay.it:

Qual è la mia posizione sul Gay Pride? Mi piace l’idea che chiunque possa vivere come meglio crede, ma non mi piace l’esibizionismo sfrontato. Io sono una donna eterosessuale e non vado in piazza, con un look piuttosto bizzarro, a gridare la mia eterosessualità. Penso da sempre che bisogna avere rispetto anche per chi ci guarda e non credo che il Pride sia una manifestazione producente per il mondo gay, anzi. Se ci si vuol fare apprezzare da chi ancora ha paura del “diverso”, il Pride, a mio avviso, è il modo più sbagliato che possa esserci.

Il mondo gay pretende una sacrosanta libertà, ma nel momento in cui si ghettizza in certe situazioni, rischia di restarci imprigionato. Ed è un vero peccato.

Qual è la mia posizione sul Gay Pride? Mi piace l’idea che chiunque possa vivere come meglio crede, ma non mi piace l’esibizionismo sfrontato. Io sono una donna eterosessuale e non vado in piazza, con un look piuttosto bizzarro, a gridare la mia eterosessualità. Penso da sempre che bisogna avere rispetto anche per chi ci guarda e non credo che il Pride sia una manifestazione producente per il mondo gay, anzi. Se ci si vuol fare apprezzare da chi ancora ha paura del “diverso”, il Pride, a mio avviso, è il modo più sbagliato che possa esserci.

Il mondo gay pretende una sacrosanta libertà, ma nel momento in cui si ghettizza in certe situazioni, rischia di restarci imprigionato. Ed è un vero peccato.

E sulla procreazione assistita:

Sono favorevolissima alle adozioni, anche per i single, ma non sono molto aperta alla procreazione assistita. Non riesco a farmi piacere le donne che portano in grembo un figlio per terzi. È più forte di me. Come si può vendere o regalare un bambino che hai portato dentro di te per nove mesi? Ci sono così tanti bambini negli istituti, che non chiedono altro che un po’ d’amore. Perché far nascere altre creature dal seme di una persona, con l’utero di un’altra e con due genitori diversi? Io amo i bambini e guai a chi li tocca. Sui social, ad esempio, blocco tutti.

Posso sentirmi dire qualsiasi cosa. Lascio a tutti la possibilità di dire quel che vogliono, ma guai a toccare mio figlio o qualsiasi altro bambino. I social stanno prendendo sempre più una piega sbagliata.

Uhm…

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