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GF 10: Gabriele svela di aver tentato il suicidio ben due volte, non racconta però del suo transito sessuale

di Valeria Panzeri

Pubblicato il 2009-11-06

Nella casa di Cinecittà è tempo di rivelazioni, o quasi. Le luci sono puntate su Gabriele, la new entry trentottenne del Grande Fratello 10. Del resto, dopo il lungo travaglio mediatico, scatenatosi al fine di estrarre dal cilindro il nome del transessuale in procinto di varcare la celebre soglia, la mossa successiva, attesa con trepidazione, …

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Nella casa di Cinecittà è tempo di rivelazioni, o quasi. Le luci sono puntate su Gabriele, la new entry trentottenne del Grande Fratello 10.
Del resto, dopo il lungo travaglio mediatico, scatenatosi al fine di estrarre dal cilindro il nome del transessuale in procinto di varcare la celebre soglia, la mossa successiva, attesa con trepidazione, è l’outing che Gabriele potrebbe fare fra quelle mura tanto discrete.

Pare però che il giovane non abbia tutta questa fretta di raccontare il suo radicale percorso di cambiamento. Le prime confidenze uscite dalla sua bocca non riguardano infatti la sua condizione di “transito sessuale” bensì le difficoltà affrontate durante l’infanzia e l’adolescenza. Gabriele è infatti cresciuto con la nonna instaurando con essa un rapporto tutt’altro che facile; la situazione, troppo dura per il ragazzo, viene dunque troncata di netto al compimento del suo diciottesimo anno d’età. Raggiunta la maggiore età, infatti, lascia quella casa e comincia il suo spinoso percorso al fine di assecondare la sua vera natura.
I momenti bui e drammatici non devono essere mancati, a testimonianza di ciò Gabriele svela a Veronica, anch’essa entrata la scorsa puntata, di aver tentato ben due volte il suicidio e di essersi salvato fortuitamente, al limite, riportato alla vita quasi per i capelli.

Ovviamente ora ci si aspetta che, dato che da cosa nasce cosa, il ragazzo si sbottoni ulteriormente esaudendo le aspettative riposte…
Pensate invece se Gabriele decidesse di non raccontare proprio nulla, non credo sia obbligato a farlo; chiaramente urgerebbe un nuovo diversivo: cinque mesi sono lunghi da tirare.

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