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George R.R. Martin, autore di Game Of Thrones, per il suo show non vuole un finale come Lost

di Giulia Calchetti

Pubblicato il 2011-04-08

Ancora deve esordire e già si parla del suo ipotetico finale. Stiamo parlando della nuova serie fantasy di HBO, Game Of Thrones, tratta dai libri della saga ‘Cronache del Ghiaccio e del Fuoco’ di George R.R. Martin. Proprio quest’ultimo ha espresso, in un’intervista al The New Yorker, il desiderio di come non deve essere il …

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Ancora deve esordire e già si parla del suo ipotetico finale. Stiamo parlando della nuova serie fantasy di HBO, Game Of Thrones, tratta dai libri della saga ‘Cronache del Ghiaccio e del Fuoco’ di George R.R. Martin.
Proprio quest’ultimo ha espresso, in un’intervista al The New Yorker, il desiderio di come non deve essere il finale delle serie tratta dai suoi romanzi. L’autore ha espressamente dichiarato di non volere un finale come ha avuto Lost:

Ho seguito Lost ogni settimana tentando di capirci qualcosa e man mano che si faceva più profondo continuavo a ripetermi ‘sarà meglio che abbiamo in mente qualcosa di buono per il finale’. Mi sono sentito talmente tradito quando siamo arrivati alla conclusione. Voglio dare loro qualcosa di sconvolgente (riferendosi al proprio show).
E se mando tutto a fare in c*** alla fine? E se faccio come Lost? Arriverebbero con le torce ed i forconi.

E così, come potevamo prevedere, il serial di J.J. Abram continua a far parlare di sé e credo che per molto sarà al centro di paragoni con altre produzioni.
Dopo le affermazioni provocatorie di George R.R. Martin, la risposta di Damon Lindelof non si è fatta di certo attendere.
In un’intervista di EW, Lindelof ha affermato che al momento delle parole rilasciate da Martin stava leggendo il suo Game Of Thrones, apprezzandolo molto. In seguito ha paragonato le due produzioni affermando che nel caso di Game Of Throne non siamo difronte ad un mistero di base, si tratta solo di scoprire chi vince e chi perde, chi comanda, chi sopravvive e chi muore, come in ogni classico racconto epico, mentre in serie come Lost o Battlestar Galactica il tema è diverso, poiché si tratta di show costruiti sui misteri, con profonde e dense storie mitologiche.
Lindelof poi continua parlando che ormai ha imparato a convivere con le critiche e che non pensa che la conclusione di Lost sia stata scontata.

Se volete leggere l’intervista la trovate a questo Link.
Concludo con una mia riflessione: invece di preoccuparsi di non fare un finale come Lost, non farebbe meglio a preoccuparsi di riuscire a creare un prodotto di culto come Lost?

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