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Fiorello, successo di Viva RaiPlay: “no” a Weinstein, Sanremo e Amadeus

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-12-30

Fiorello ha concluso da poco la sua bellissima esperienza con Viva RaiPlay. Il conduttore quindi, ha deciso di fare il punto della situazione, mostrandosi immediatamente entusiasta per il grandissimo risultato ottenuto. L’esperimento è riuscito appieno, aumentando di oltre il 50% gli utenti registrati sulla piattaforma di streaming ufficiale della Rai. Fiorello parla del successo di …

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Fiorello ha concluso da poco la sua bellissima esperienza con Viva RaiPlay. Il conduttore quindi, ha deciso di fare il punto della situazione, mostrandosi immediatamente entusiasta per il grandissimo risultato ottenuto. L’esperimento è riuscito appieno, aumentando di oltre il 50% gli utenti registrati sulla piattaforma di streaming ufficiale della Rai.

Fiorello parla del successo di Viva RaiPlay

“È stata l’esperienza più bella della mia carriera. E adesso che è finita mi dico da solo che sono stato scemo ad accettare” ha detto Fiorello al Corriere della Sera. Questo progetto per lui “è stato una spinta a cambiare, i tempi erano serrati, era tutto più veloce. È più bello avere meno tempo, ma fare più cose, tanti momenti di spettacolo che si possono tagliare in piccoli contributi da far girare sul web”.

Dopo le prime puntate andate in onda anche in Rai, Fiorello si è definitivamente spostato solo su RaiPlay e ha allungato la durata:

L’obiettivo era portare il pubblico della generalista sulla piattaforma di streaming, però questo ha contribuito a far arrivare anche i giovani, perché se invito Calcutta e Coez si incuriosiscono anche loro. Questa contaminazione tra classico e moderno ha funzionato. In una puntata c’erano Brunori Sas, Piero Angela e pure Gianluca Vacchi, che a molti non piace: io invece prendo tutto, senza nessuno snobismo. Penso al varietà nel vero senso della parola: uno spettacolo che mette in scena una varietà di cose.

Il successo di Viva RaiPlay ha portato Variety a interessarsi al progetto. Al media americano Rosario ha spiegato di non avere ambizioni di riconoscimento all’estero e ha raccontato di quando, dopo il cameo ne “Il talento di Mr Repley” Harvey Weinstein, conosciuto per le accuse del movimento #MeToo, gli avesse proposto un altro cameo che lui rifiutò, facendo arrabbiare notevolmente il produttore che gli inviò un messaggio in cui gli diceva che non avrebbe mai più lavorato a Hollywood: “Chi se ne frega”, gli rispose.

Sanremo 2020 e le parole di stima per Amadeus

Al Corriere della Sera, Fiorello ha parlato del Festival di Sanremo e di Amadeus:

Una bella persona, generosa. Se avessi fatto io Sanremo me ne sarei andato in un eremo; lui no, bello tranquillo ha fatto Sanremo giovani e Telethon, sarà in onda a Capodanno, continua a condurre i Soliti Ignoti, e poi andrà al Festival. È un grande professionista.

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