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Festival di Sanremo 2019, Claudio Baglioni cambia il meccanismo della gara: ecco in che modo

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-07-25

Il Festival di Sanremo, per mano del suo direttore artistico Claudio Baglioni, prova a fare la rivoluzione e a cambiare pelle ancora una volta. E allora, per l’edizione numero 69, via la divisione tra Big e Nuove Proposte, come eravamo ormai abituati a vedere da più di 30 anni (era il 1984 quando Eros Ramazzotti …

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Il Festival di Sanremo, per mano del suo direttore artistico Claudio Baglioni, prova a fare la rivoluzione e a cambiare pelle ancora una volta. E allora, per l’edizione numero 69, via la divisione tra Big e Nuove Proposte, come eravamo ormai abituati a vedere da più di 30 anni (era il 1984 quando Eros Ramazzotti veniva incoronato primo vincitore nella neonata categoria Giovani con Terra Promessa), e avanti tutta con un’unica gara, in cui saranno ammessi i due vincitori di un nuovo contest per 24 artisti “under 36” che si terrà nella settimana dal 17 al 21 dicembre.

Claudio Baglioni cambia il regolamento di Sanremo

La kermesse – a conti fatti – raddoppia, così come aveva sognato e ipotizzato il direttore artistico fin dall’inizio della sua avventura. Le parole di Claudio Baglioni su Facebook – “Avrei potuto lasciare – ha scritto su Facebook Baglioni, riconfermato dopo gli ottimi e sorprendenti risultati dello scorso febbraio e intenzionato a fare ancora meglio -. E, invece, ho scelto di raddoppiare. Continuare, bissando, è la scelta più difficile. Ma il fascino dell’impresa è sempre proporzionale al rischio: più grande il rischio, più grande l’impresa. Per questo ho deciso di raddoppiare. L’idea di un Sanremo doppio mi girava in testa già da prima dell’edizione 2018”.

Poi prosegue: “L’idea delle due settimane, nasceva dal bisogno di ripensare, arricchendola, una formula che, almeno nei suoi elementi essenziali, mi sembrava meritasse di essere rivitalizzata. A me non interessa solo un ‘nuovo Sanremo’: mi appassiona un ‘Sanremo nuovo’. Un Sanremo, cioè’, che abbia qualcosa di inedito, nel senso di interessante, avvincente, magari addirittura sorprendente, da dire e lo dica nel modo migliore possibile. Bisogna anche alzare ancora un po’ l’asticella e provare a saltare ancora qualche centimetro più in alto; provare a stabilire un nuovo record”.

Ecco come cambierà Sanremo 2019

La seconda settimana del festival riprende il nome di “Sanremo Giovani” e si articolerà in due prime serate, il 20 e 21 dicembre, e quattro pre-serali nella stessa settimana durante i quali i finalisti potranno far conoscere le loro canzoni e le loro storie, che andranno in onda su Rai1 e, in contemporanea, su Radio2, in differita, su Rai4 e, in replica, di nuovo su Rai1. I vincitori della prima e della seconda serata conquisteranno un pass per l’Ariston e, teoricamente, la possibilità di vincere il festival.

A dire il vero, già Tony Renis nel 2004, aveva provato a eliminare le divisioni. Esperimento che non ebbe seguito: l’anno successivo tornò la categoria dei giovani (spesso relegati in tarda serata, fino all’era Conti). Dal 1984 sul palco dell’Ariston di giovani diventati big ne sono passati molti: da Laura Pausini ad Andrea Bocelli, da Alex Britti a Marco Masini, passando per Michele Zarrillo e tra gli ultimi Francesco Gabbani, Ermal Meta, Arisa.

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