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Festival di Sanremo 2013, Fabio Fazio a L’Arena: “I superospiti? Le canzoni. Siamo in spending review” – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-01-21

Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito della trasmissione domenicale di RaiUno condotta da Massimo Giletti, L’Arena, è stata trasmessa l’intervista con protagonista il futuro padrone di casa del Festival di Sanremo 2013, Fabio Fazio. L’intervista si è incentrata in particolare sulla presenza dei superospiti che saliranno sull’ambito palcoscenico dell’Ariston, in merito alla quale, fino alla fine, …

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Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito della trasmissione domenicale di RaiUno condotta da Massimo Giletti, L’Arena, è stata trasmessa l’intervista con protagonista il futuro padrone di casa del Festival di Sanremo 2013, Fabio Fazio. L’intervista si è incentrata in particolare sulla presenza dei superospiti che saliranno sull’ambito palcoscenico dell’Ariston, in merito alla quale, fino alla fine, il presentatore ha voluto tenere la bocca cucita.

“Questa cosa dei superospiti… io nelle precedenti edizioni di Sanremo non ero nemmeno nella direzione artistica e mi ero concentrato proprio sugli ospiti, sullo spettacolo e devo dire che è andato bene dal mio punto di vista, c’è un buon ricordo, quindi non ha senso per me rifare la stessa cosa”, ha spiegato Fazio, che poi ha aggiunto: “Quindi questa volta ho detto che per me Sanremo è la musica soprattutto. Abbiamo fatto una scelta accurata delle canzoni che può essere condivisa o meno, apprezzata o meno, sono canzoni che hanno una linea forte. Quest’anno Sanremo… siamo in spending review, hai visto che abbiamo preso Luciana Littizzetto, è quello che abbiamo in casa, facciamo le cose tra di noi. Il superospite vero è la gara delle canzoni”.

La giornalista ricorda come i 14 Big scelti e che saranno coinvolti nella gara sanremese dal prossimo febbraio, sono stati selezionati sulla base della contemporaneità. In merito ha spiegato il conduttore: “L’idea era che anziché fare una composizione di cast che rispecchiasse certe tipologie per cui alcuni devono piacere ai più giovani, altri alle mamme, alle nonne, noi abbiamo detto: scegliamo le canzoni che raccontano secondo noi la musica italiana di oggi. Sono molto diverse fra loro; c’è molto pop ma ci sono anche gruppi assolutamente inattesi per Sanremo. La contemporaneità è il risultato. Se dovessi dire qual è il denominatore comune di questo Sanremo direi che le canzoni esprimono quest’idea di contemporaneità”.

E sulla presunta “rottamazione”, in merito alle tre glorie del Festival ospitate in tre diverse serate, Fazio, nel rifiutare tale teoria ha infine affermato: “Non c’è nessuna rottamazione, è una parola che detesto. Anzi abbiamo una serata, quella del venerdì, nella quale si gioca con le canzoni del passato e ovviamente nelle serate precedenti a questa del venerdì c’è l’arrivo di queste tre colonne che hanno fatto la storia di Sanremo: Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Al Bano. Io non vedo l’ora di rivederli! Sanremo è un gioco, bisogna prenderlo con grande leggerezza altrimenti diventa un errore tutto”.

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