Massimo Falconi, professore ordinario all’università Vita Salute e primario di Chirurgia del pancreas al San Raffaele di Milano, è l’uomo che ha operato Fedez esportando il tumore al pancreas dopo una tempestiva diagnosi.
L’intervento chirurgico al quale si è sottoposto Federico è stato molto difficile ed ha richiesto sei ore sotto i ferri. Il primario, raggiunto da La Repubblica e Leggo, ha rilasciato delle dichiarazioni raccontando il tasso di guarigione per casi delicati di questo tipo:
Si tratta di un tipo di tumore che, rispetto all’adenocarcinoma pancreatico, ha fortunatamente maggiori possibilità di cura. Se scoperto in tempo ed è localizzato, la chirurgia radicale porta ad alte percentuali di guarigione.
Spesso l’intervento chirurgico è complesso. Punta ad asportare completamente la malattia, preservando il più possibile la funzione dell’organo.
Al momento ci sono differenti farmaci efficaci anche per trattare i casi più difficili:
Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina, farmaci a bersaglio fino alle strategie locoregionali (come l’embolizzazione o la termoablazione epatica). Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare un’energia ‘distruttiva’ mirata in modo specifico sulle cellule cancerose.
E per quanto riguarda il tasso di sopravvivenza, Falconi riferisce:
Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto passi in avanti significativi. Però è determinante essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti.
Il medico che ha operato Fedez ha spiegato in dettaglio cosa sono i NET (tumori neuroendocrini “rari e silenziosi”):
Sono un gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre ‘indolenti’. Ovvero che evolvono lentamente. Ma se scoperto in tempo ed e localizzato, la chirurgia radicale porta ad alte percentuali di guarigione.
Queste cellule sono presenti in tutto l’organismo. Quindi i Nets possono colpire organi differenti quali pancreas, intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali.
In base all’aspetto delle cellule neoplastiche, i Nets si possono suddividere in ‘ben differenziati, che crescono in genere lentamente e sono meno aggressivi (ma comunque potenzialmente maligni, possono dare metastasi anche dopo molti anni) e scarsamente differenziati, che si sviluppano più velocemente e hanno maggiori probabilità di essere metastatici fin dall’inizio.
“Se non sei #Fedez nessuno ti opera così in fretta”. Multicit.
I tumori pancreatici vengono operati al volo ovunque a chiunque. Provare empatia per un essere umano senza essere rancorosi e sgradevoli, mai? Dovete essere invidiosi anche di un fottuto tumore al pancreas? Ma basta!— V*S* (@Vallina84s) March 24, 2022