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Fase 2, dal 18 maggio visite agli amici e non servirà più l’autocertificazione

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-05-13

Da lunedì 18 maggio, dopo le riaperture di bar e ristoranti, anticipate per via dei dati consolanti sui contagi, ci sarà un’apertura anche per gli incontri con gli amici, fino ad ora esclusi dall’allentamento delle misure restrittive stabilito dal governo, che invece avevano permesso, in questa Fase 2, di vedere i propri congiunti. Fase 2, dal …

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Da lunedì 18 maggio, dopo le riaperture di bar e ristoranti, anticipate per via dei dati consolanti sui contagi, ci sarà un’apertura anche per gli incontri con gli amici, fino ad ora esclusi dall’allentamento delle misure restrittive stabilito dal governo, che invece avevano permesso, in questa Fase 2, di vedere i propri congiunti.

Fase 2, dal 18 maggio si potranno vedere gli amici e non servirà l’autocertificazione

Nonostante sui social ci sia già enorme felicità per la lieta notizia, manca ancora l’ufficialità. In ogni caso, sia nei locali al chiuso sia per strada oppure all’interno delle abitazioni, rimarrà il divieto di assembramento. La novità più interessante, comunque, riguarda l’autocertificazione: non servirà più per gli spostamenti da esibire per eventuali controlli. Con gli amici, inoltre, mantenendo le giuste misure di sicurezza, si potrà andare anche a cena fuori insieme a loro.

La conferma ufficiale dovrebbe arrivare con il nuovo dpcm del governo. Fino al prossimo lunedì in ogni modo la certificazione sarà ancora indispensabile, per poter circolare all’interno della propria regione. La certificazione non è necessaria per svolgere attività motoria, anche lontani da casa.

Gli spostamenti regionali

Bisogna attendere ancora per la mobilità tra le Regioni. Secondo quanto ha confermato il ministro Boccia alla Camera, prima di giugno non ci si sposterà. Il ministro ha rimarcato che ogni valutazione è rimandata a fine maggio. In ogni caso, ha aggiunto, “sarà più facile garantire una relazione tra regioni a basso rischio, sarà molto più complicato consentire il passaggio di cittadini da una regione a basso rischio ad una ad alto rischio”.

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