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L’ex di Miriana Trevisan attacca il Grande Fratello Vip: l’affondo a Signorini

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-09-23

Giulio Cavalli, attore, scrittore, politico ed ex compagno di Miriana Trevisan, ha attaccato duramente il Grande Fratello Vip con un lungo articolo di TPI dove punta il dito contro Jo Squillo e tuona duramente nei confronti di Alfonso Signorini. L’ex di Miriana Trevisan attacca il Grande Fratello Vip Ci sono molti modi per riuscire nella …

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Giulio Cavalli, attore, scrittore, politico ed ex compagno di Miriana Trevisan, ha attaccato duramente il Grande Fratello Vip con un lungo articolo di TPI dove punta il dito contro Jo Squillo e tuona duramente nei confronti di Alfonso Signorini.

L’ex di Miriana Trevisan attacca il Grande Fratello Vip

Ci sono molti modi per riuscire nella mirabile impresa di abbracciare una causa giusta e rimediare comunque una pessima figura, ma Jo Squillo al Grande Fratello Vip che indossa il niqab come se fosse un pittoresco abito di scena per stupire la platea è forse uno dei peggiori esempi di banalizzazione nel peggiore contesto, con i peggiori coprotagonisti, con la peggiore conduzione e con il peggiore pubblico possibile.

In questo modo esordisce l’ex compagno di Miriana Trevisan che riassume la prima serata della scorsa volta e aggiunge:

Ma il peggio deve ancora arrivare. Signorini resiste due minuti nella posizione del contrito e poi invita “Jo Squillo con il niqab” ( che sembra il titolo di una commedia sexy all’italiana degli anni ’70) definendo il niqab “burka” (non sia mai che si dia l’impressione di saperne qualcosa, si rischierebbe l’alienazione dei telespettatori a sembrare troppo “professoroni”) perché, dice Signorini: «mica posso vederti tutta la puntata così, mi fai impressione».

Fino alla secca conclusione:

La lezione è sempre la stessa: la pericolosità di chi non ha gli elementi per sapere leggere l’opportunità e il contesto è qualcosa che andrebbe presa tremendamente sul serio. Ma del resto essere inopportuni è la virtù più richiesta in certa televisione. Peccato che questa volta non siano bastati nemmeno i corpi dei concorrenti, ma si sia deciso addirittura di andarsi a prendere quelli già martoriati in una situazione molto più seria di un dopolavoro videosorvegliato mandato in diretta nazionale.

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