Ieri, sabato 14 maggio, è andata in onda sulla rete ammiraglia di Casa Rai, la finale dell’Eurovision Song Contest 2016 condotta da Federico Russo con Flavio Insinna. A grande sorpresa, il primo premio è andato nelle mani dell’Ucraina e della sua rappresentante, Jamala che ha portato sul palco una canzone dal titolo “1944” dichiaratamente Anti-Russia che ricorda il dramma della deportazione dei tartari in Crimea su ordine di Stalin, è già polemica a Mosca, ecco cosa è successo!
La vittoria dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2016 diventa subito una questione politica, ecco perché il senatore russo, Klintsevitch Frantz ha dichiarato: “E’ la politica che ha sconfitto l’arte”. “L’Ucraina in realtà ha perso”, afferma invece il presidente della Commissione Esteri del Senato russo, Konstantin Kosachev attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook. La questione quindi, si è ingigantita notevolmente e, il testo di “1944” ha fatto abbondantemente discutere virando verso la politica. La canzone, interpretata dalla 32enne Jamala, racconta la storia della sua bisnonna materna, tra i Tartari deportati (appunto) nel 1944.
La canzone aveva in precedenza già sollevato delle polemiche tanto che Mosca, aveva tentato di bloccare la partecipazione di Jamala all’evento televisivo chiedendone addirittura la squalifica del brano. La giuria però, dopo aver ammesso il testo reputandolo valido per partecipare all’Eurovision 2016, con questo gesto – apparentemente innocuo – ha aperto la polemica. “Un’esibizione e una vittoria incredibile, tutta l’Ucraina ti ringrazia di cuore, Jamala”, ha affermato il presidente ucraino, Petro Poroshenko, su Twitter. I media russi nel frattempo, stanno chiedendo l’annullamento dei risultati della competizione di Stoccolma.
Ieri, durante la finale dell’Eurovision 2016, Francesca Michielin rappresentava l’Italia e, il 16esimo posto non è stato affatto un punto di demerito. Media ed estimatori anzi, l’hanno riempita di complimenti e la giovane ha voluto ringraziare tutti su Facebook: “Grazie ragazzi, questa sera su quel palco ho sentito davvero quell’emozione accendersi veloce e farsi strada nel mio petto. Grazie perché mi siete sempre vicino e mi avete accompagnata in questo viaggio senza gradi di separazione. Vi ho portato con me a Stoccolma e sono felice per quello che faccio e sto condividendo con voi. È stato un onore rappresentare il mio Paese, l’ho fatto con tutta me stessa, con passione ed entusiasmo. We are precious”.
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