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Enzo Iacchetti, tra televisione e teatro: “La tv non è tutta cacca. A Mediaset mi sento libero”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2012-06-30

Enzo Iacchetti, volto storico di Striscia la Notizia, si prepara a tornare nuovamente, anche per la prossima edizione, dietro il bancone del tg satirico di Antonio Ricci, ma nel frattempo non finiscono per lui i vari impegni professionali. Dopo aver dato la voce a Lord Macintosh, nel nuovo film della Pixar Disney “Ribelle-The Brave”, Iacchetti …

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Enzo Iacchetti, volto storico di Striscia la Notizia, si prepara a tornare nuovamente, anche per la prossima edizione, dietro il bancone del tg satirico di Antonio Ricci, ma nel frattempo non finiscono per lui i vari impegni professionali. Dopo aver dato la voce a Lord Macintosh, nel nuovo film della Pixar Disney “Ribelle-The Brave”, Iacchetti annuncia, oltre al suo ritorno sul piccolo schermo, anche quello in teatro, dove lo vedremo nello spettacolo “Il vizietto”.

Nell’ambito di una recente intervista (via TgCom24), il celebre conduttore ha voluto illustrarci non solo i suoi impegni futuri, ma ha anche voluto dire la sua, come sempre senza peli sulla lingua, in merito alla tv nostrana. Intanto, ne “Il vizietto”, Iacchetti vestirà i panni di una drag:

Farò la Drag Queen a 60 anni. Diciotto cambi di costume, parrucche, canto sei canzoni e recito con Marco Columbro.

Spostandoci sul versante tv, tuttavia, non risparmia qualche critica, nonostante affermi:

La tv? Non è tutta cacca. Ho sempre combattuto contro la tv da dentro.

Qualche frecciatina, però, nei confronti del Festival di Sanremo non poteva certo risparmiarla anche alla luce di quanto accaduto nel corso dell’ultima edizione e delle polemiche che lo hanno visto protagonista. In merito dichiara:

Ho un pessimo rapporto con il Festival. Dipende da come cambierà, chi ci sarà in questa edizione. Ho un’etichetta discografica con giovani bravissimi pronti ad andare a Sanremo ma anche chi prende più voti degli altri viene lasciato a casa perché c’è già chi deve entrare, è tutto previsto.

Infine, in merito al suo rapporto con la tv, conclude:

Più di una volta mi hanno proposto di andare in Rai e non lo ho fatto. Non sono mai stato berlusconiano. A Mediaset mi sento libero. Faccio il programma che qualunque comico vuole fare e anche se lo faccio tre mesi, va bene così, le gente ti ama di più. A me piace il teatro.

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