logo

Enrico Brignano: “I politici non vanno presi in giro ma insultati, in tv si vedono troppo”

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-03-01

Enrico Brignano è a Milano per il suo spettacolo Sono romano ma non è colpa mia, in scena al Teatro Smeraldo dal primo al 13 marzo. Intervistato dal Giorno, l’attore consacrato al grandissimo pubblico da Zelig ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Non faccio satira, anche perché in questo momento i politici …

article-post
Enrico Brignano

Enrico Brignano è a Milano per il suo spettacolo Sono romano ma non è colpa mia, in scena al Teatro Smeraldo dal primo al 13 marzo. Intervistato dal Giorno, l’attore consacrato al grandissimo pubblico da Zelig ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Non faccio satira, anche perché in questo momento i politici non vanno presi in giro, ma insultati. Non voglio dare loro un altro palcoscenico, tantomeno il mio, la mia casa, che mi sono guadagnato con il mio lavoro, a differenza di loro. I politici si vedono già fin troppo, li incrocio più del cane. Mi infastidisce chi parla male di Roma e poi ambisce a occuparne una delle poltrone in pelle.

Prosegue Brignano:

A quel ministro che dice che con il teatro non si compra nemmeno un panino, rispondo che invece lo si compra per me, per lui e per i suoi figli, magari mettendoci dentro pure il salmone, visti tutti i soldi che lo Stato ci chiede. Si tratta di un’arte per cui la gente paga prima di vedere, dà denaro senza vedere cammello. Un  grande segno di rispetto e di fiducia, che mi fa sentire un privilegiato. Mi pagano per ascoltarmi, neanche con Berlusconi. Anzi è lui che paga per altre cose.

Chiosa l’attore romano.

I milanesi sono aperti, nonostante quanto dice certa stampa Milano non appartiene al pensiero del celodurismo. I milanesi non si scagliano addosso alle persone. Però mi spaventa una città interessata a quel che si vende più che a quel che si dice.

Potrebbe interessarti anche