Ellen Page rivela: “Sono trans, ora il mio nome è Elliot”, la reazione della moglie

Ellen Page, nota per la candidatura all’Oscar per il film Juno e tra le protagoniste della serie Netflix The Umbrella Academy, attraverso i social ha rivelato di essere transessuale. Il noto volto del cinema ha postato un lungo messaggio nel quale ha voluto condividere la sua verità, spiegando anche il suo vero nome.

Ellen Page è Elliot: “Sono trans”

Ellen da oggi è Elliot Page. Questo il nuovo nome scelto dall’attrice, che ha annunciato di essere trans raccontando con estrema sensibilità e coraggio il suo percorso verso l’accettazione di sé. Dopo aver dichiarato di essere omosessuale, in un lungo post social ha spiegato:

Ciao amici, voglio condividere con voi il fatto che sono trans, i pronomi da usare con me sono lui/loro e il mio nome è Elliot. Mi sento fortunato a poter scrivere tutto questo. Ad essere qui. Ad essere arrivato in questa fase della mia vita. Sono grato a tutte le persone che sono state accanto a me e che mi hanno supportato in questo viaggio. Non so esprimere quanto sia entusiasmante sentire finalmente di amare quello che sono e di aver raggiunto il vero me stesso. Sono stato ispirato da moltissime persone della comunità trans, e ora offrirò il mio supporto agli altri, per costruire una società più equa.

Elliot non ha nascosto la sua fragilità ed ha posto l’accento anche sulle discriminazioni contro la comunità trans:

Vi chiedo anche di avere pazienza. La mia gioia è reale, ma anche molto fragile. La verità è che, per quanto io mi senta incredibilmente felice e sia consapevole del privilegio che ho, sono anche molto spaventato. Ho paura dell’invadenza, dell’odio, della battutine e della violenza. Per essere chiari, non sto cercando di sminuire un momento così gioioso e che io stesso voglio celebrare, ha voglio che sia chiara la situazione in cui ci troviamo a vivere. I numeri sono sconcertanti. La discriminazione nei confronti dei trans è dilagante, insidiosa e crudele, portando a terribili conseguenze.

Solamente nel 2020, 40 persone trans sono state uccise e la maggior parte erano donne trans nere e afroamericane. A tutti quei leader politici che vogliono criminalizzare l’assistenza sanitaria alle persone trans e negarci il diritto di esistere e a tutti coloro che usano la propria voce per fomentare l’ostilità nei nostri riguardi vi dico: avete le mani sporche di sangue. State facendo in modo che la furia incontenibile dei vigliacchi e la loro rabbia si riservi sulle spalle della comunità trans, una comunità il cui 40% tenta il suicidio.

Elliot non se ne starà in silenzio ma è pronto a combattere in prima linea a sostegno della comunità che lo ha accolto:

Adesso basta. Non sarete cancellati, state solo ferendo gente innocente. Io sono una di quelle persone e non me starò zitto di fronte ai vostri attacchi. Amo il fatto di essere trans. A tutte le persone trans che devono affrontare molestie, disprezzo di sé, abusi e la minaccia quotidiana della violenza, io dico: sono con voi, vi voglio bene, e farò di tutto per cambiare in meglio il nostro mondo.

 

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La replica della moglie Emma Portner

Emma Portner ha voluto supportare il marito Elliot in questo suo percorso e ricondividendo la sua lettera ha espresso tutto il suo orgoglio nei suoi confronti asserendo:

Sono davvero orgogliosa di @elliotpage. Le persone trans, queer e non-binary sono un dono prezioso per questo mondo. Chiedo inoltre di avere pazienza e rispetto per la privacy, ma potrete sempre unirvi a me celebrando ogni giorno la vita di ogni trans. La stessa esistenza di Elliot è un miracolo. Continua a brillare mio dolce E. Ti amo tantissimo.

 

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