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E’ morto Giorgio Faletti: dal Drive In a Sanremo una vita all’insegna dell’arte e del cambiamento

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2014-07-04

Giorgio Faletti è morto all’età di 63 anni. A darne notizia pochi minuti fa è stato su Twitter Mario Calabresi, direttore de La Stampa: “E’ morto Giorgio #Faletti un uomo dalle tante vite, tutte ben fatte, cabarettista, cantante, scrittore, attore”. Faletti, malato da tempo, ha perso la sua battaglia dignitosa contro il tumore dopo l’annullamento, …

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Giorgio Faletti è morto all’età di 63 anni. A darne notizia pochi minuti fa è stato su Twitter Mario Calabresi, direttore de La Stampa: “E’ morto Giorgio #Faletti un uomo dalle tante vite, tutte ben fatte, cabarettista, cantante, scrittore, attore”. Faletti, malato da tempo, ha perso la sua battaglia dignitosa contro il tumore dopo l’annullamento, annunciato nei giorni scorsi, delle date dei suoi spettacoli proprio a causa delle sue peggiorate condizioni di salute.

Giorgio Faletti, proprio sul suo sito ufficiale, nei giorni passati aveva scritto: “Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore”. Il suo, senza saperlo, era stato non un allontanamento momentaneo dalle scene bensì un addio.

Artista completo e dalle mille sfaccettature, Giorgio Faletti ha collezionato un curriculum degno di nota all’insegna dell’arte ma anche dei cambiamenti, passando dal mestiere di cabarettista e comico a quello di attore, scrittore, cantante, paroliere, compositore di musica, sceneggiatore e pittore.

Dopo aver esordito nel campo dell’arte nel ruolo di cabarettista negli anni ’70, in Tv approdò come spalla di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 poi, la vera svolta con Drive In di Antonio Ricci, dove indossò i panni di Vito Catozzo, la mitica guardia giurata, per poi dare vita ad altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo.

In Tv Giorgio Faletti lo ritroveremo nel 1990 in Fantastico con Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e successivamente in Stasera mi butto… e tre con Toto Cutugno. Oltre al mondo della televisione, Faletti entrerà degnamente anche in quello della musica con il suo esordio alla fine degli anni ’80.

Era il 1988 quando pubblicò il mini album Colletti bianchi che divenne la colonna sonora dell’omonima serie tv di cui fu uno dei protagonisti. Musicalmente parlando seguì poi l’album Lupo mannaggia, mentre nel 1991 fu autore del brano di Mina, Traditore. La musica sarà per lui una vera passione tanto che nel 1992 sbarcò al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con il brano Rumba di Tango.

La vera svolta in questo campo avvenne nel 1994 quando sempre a Sanremo presentò la celebre Signor tenente che gli regalò un secondo posto alle spalle di Aleandro Baldi vincendo il Premio della Critica. Faletti tornò a Sanremo anche l’anno successivo con L’assurdo mestiere. Diventato ormai celebre e soprattutto apprezzato e fortemente ricercato in ambito musicale, Giorgio Faletti scrisse numerosi brani anche per Gigliola Cinquetti, Fiordaliso, Angelo Branduardi, Milva, Marco Masini.

Giorgio è stato un vero fiume in piena e dopo il cabaret, la Tv e la musica si è cimentato anche nella scrittura esordendo con il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi nel quale rievocava il celebre personaggio di Drive In, cimentandosi anche a teatro. La nuova svolta letteraria avvenne nel 2002 con Io uccido, il thriller che conquistò oltre 4 milioni di copie vendute. Seguì nel 2004 Niente di vero tranne gli occhi bissando il medesimo successo del precedente libro. Nell’ambito della scrittura proseguì poi con Fuori da un evidente destino, la sua prima raccolta di racconti, Pochi inutili nascondigli ed ancora il quarto romanzo, Io sono Dio, Appunti di un venditore di donne e infine Tre atti e due tempi.

Siamo nel 2006 quando per Giorgio Faletti prese il via una nuova sfida, quella di attore in Notte prima degli esami, nella quale si guadagnò la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Sempre nei panni di attore lo ritroveremo più tardi in Cemento armato, Baarìa e Il sorteggio.

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