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Donatella Rettore: “Figli? In Italia difficile adottarli, l’ho perso quando facevo Sanremo”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-01-27

Donatella Rettore ha parlato a cuore aperto con Mara Venier della sua vita. La malattia, (la talassemia) che le ha impedito di diventare mamma e l’amore che dura da più di 40 anni con il marito Claudio Rego, sposato nel 2005, che le ha fatto una bellissima dedica video. Donatella Rettore: “Figli? In Italia è …

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Donatella Rettore ha parlato a cuore aperto con Mara Venier della sua vita. La malattia, (la talassemia) che le ha impedito di diventare mamma e l’amore che dura da più di 40 anni con il marito Claudio Rego, sposato nel 2005, che le ha fatto una bellissima dedica video.

Donatella Rettore: “Figli? In Italia è difficile adottarli”

“Mio figlio oggi avrebbe 23 anni. Mi ero sottoposta a cure ormonali e mentre facevo Sanremo lo persi. Non sapendo di essere incinta incolpavo lo stress per i mesi saltati. Claudio mi ha aiutato molto”, ha raccontato Donatella Rettore.

“Ho scoperto di essere malata di talassemia a 29 anni, devo stare attenta alle mie difese immunitarie. Nel ’92 mi è successo di rischiare la vita: avevo spesso emorragie gastro-intestinali e renali. Me ne stavo andando, fui presa per i capelli. Da questa cosa la voglia di ricominciare a vivere è stata immediata”, ha raccontato ancora la cantante.

Alla domanda di Mara Venier, se non abbiano mai pensato di adottarne, Rettore e il marito hanno risposto: “E’ molto difficile adottare dei figli in Italia. Noi ce ne saremmo presi cura con amore” “Saremmo stati due genitori divertenti” ha aggiunto Claudio Rago. “I bambini non devono passare per la burocrazia, se un genitore è in salute e ha la possibilità di mantenere un figlio è fatta. Io sembro ma non sono pazza – ha detto sorridendo RettoreHo un grande senso materno, sono una persona responsabile, peccato…”.

Il pensiero dell’adozione, ormai, è definitivamente abbandonato: “Per essere mamma e papà invece che nonna ci vuole una grande energia e che ci sia qualcuno che gli stia appresso al bambino, devono avere un padre e una madre, due padri, due madri, ma devono stare dietro al bambino”.

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