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Domenica In, Fabrizio Del Noce: “Programma deprimente, Benedetta Parodi non può fare tv”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2017-10-16

Subito dopo la messa in onda dell’attesissima prima puntata di Domenica In di ieri 15 ottobre, non si è fatto attendere lo sfogo di Fabrizio Del Noce, ex direttore di RaiUno ed intervenuto all’AdnKronos. Le sue sono parole durissime non solo nel confronti della trasmissione ma anche di Benedetta Parodi, la sorella minore di Cristina. …

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Subito dopo la messa in onda dell’attesissima prima puntata di Domenica In di ieri 15 ottobre, non si è fatto attendere lo sfogo di Fabrizio Del Noce, ex direttore di RaiUno ed intervenuto all’AdnKronos. Le sue sono parole durissime non solo nel confronti della trasmissione ma anche di Benedetta Parodi, la sorella minore di Cristina. “Una trasmissione a dir poco deprimente. Mi vergogno di essere stato direttore di Rai uno”, dice Del Noce. Ecco di seguito le sue dichiarazioni al veleno.

Fabrizio Del Noce stronza la Domenica In delle sorelle Parodi

Fabrizio Del Noce ha stroncato in pieno la nuova Domenica In, in onda ieri con la prima puntata della 41esima edizione. Alla conduzione le due sorelle Cristina e Benedetta Parodi. Pur essendo in Portogallo dove sta vivendo la sua pensione, Del Noce ha ammesso di sintonizzarsi ogni tanto anche sulla rete pubblica.

“Oggi, guardando Domenica In mi è venuto un attacco di bile, e lo dico prima degli ascolti. Una trasmissione senza capo né coda, senza un filo logico, senza idee”, dice. Poi un attacco senza mezzi termini alla conduzione: “Se Cristina è una professionista, Benedetta non può fare TV. Non dimentichiamo che Domenica In è stata condotta da professionisti come Corrado, Baudo, Carrà… Fa male al cuore dopo aver diretto Rai Uno per tanti anni, vederla ridotta così”.

Ha quindi aggiunto Del Noce: “Spero che con Angelo Teodoli cambi qualcosa. È stato il mio braccio destro per sette anni e ne conosco il valore. Mi auguro che resista alle pressioni perché sul direttore di Raiuno ce ne sono tante. La rete è la cassa della Rai, per la pubblicità e per gli stipendi dei dipendenti. Vedo che programmi che si sperimentano adesso, anche in prima serata, al sabato fanno l’11%. Quando ero io direttore la soglia di tranquillità era il 18%. Se facevano meno venivano chiusi in anticipo”.

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