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“Diletta Leotta? Può rappresentare solo Belen”: l’affondo di Paola Ferrari

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-05-10

La giornalista sportiva Paola Ferrari si è raccontata in una lunga intervista al Giornale, svelando alcuni aspetti della sua vita privata, ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera e togliendosi al tempo stesso qualche sassolino dalle scarpe. Paola Ferrari e l’affondo a Diletta Leotta Bersaglio principale delle critiche di Paola Ferrari è stata la collega …

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La giornalista sportiva Paola Ferrari si è raccontata in una lunga intervista al Giornale, svelando alcuni aspetti della sua vita privata, ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera e togliendosi al tempo stesso qualche sassolino dalle scarpe.

Paola Ferrari e l’affondo a Diletta Leotta

Bersaglio principale delle critiche di Paola Ferrari è stata la collega e volto di Dazn, Diletta Leotta. Poco prima di sferrare un pesante affondo però, ha commentato:

Per me era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa. Non era facile sopportare i sorrisi ironici di chi al campo ti vedeva come un’ochetta in cerca di gloria.

Quindi rispetto alla collega ha aggiunto:

Diletta Leotta? Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare. Io invece ho sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina. La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen…

Nel corso dell’intervista la Ferrari ha anche confidato di non avere buoni rapporti con la “sinistra radical chic ipocrita  moralista che mi ha fatto una guerra oscena anche in certi programmi tv”, ed ha aggiunto:

Se non sei dei loro e fai successo, dai fastidio. Mi hanno detto cose spaventose, che sono un mostro, che ho lo stucco in faccia, che sono tutta rifatta. Ho pianto e sono stata male. Loro che predicano il rispetto per le donne: che si vergognino.

 

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