Diego Dalla Palma, malattia e orientamento sessuale: il tumore e l’infanzia difficile
19/11/2023 di Valentina Gambino
Diego Dalla Palma è uno dei truccatori più famosi e apprezzati al mondo, ma la sua vita privata è sempre stata avvolta da un velo di mistero. Scopriamo insieme alcuni dettagli sul make up artist che ha creato un impero con la sua linea di cosmetici.
Diego Dalla Palma, carriera e infanzia difficile
Diego Dalla Palma nasce a Enego, in provincia di Vicenza, il 25 novembre del 1950, sotto il segno zodiacale del Sagittario.
Fin da bambino mostra una grande passione per il disegno e il make up, che lo aiutano a superare un’infanzia difficile, segnata dalla povertà, dalla malattia e dal bullismo.
A 18 anni si trasferisce a Milano, dove inizia a lavorare come costumista e scenografo in alcune produzioni teatrali, specializzandosi anche come truccatore.
Grazie al suo talento e alla sua creatività, si fa notare dal mondo della moda e della televisione, collaborando con celebrità come Twiggy, Loredana Bertè, Mia Martini e Barbara De Rossi.
Nel 1978 apre il suo primo Make Up Studio diventando così il “profeta del make up made in Italy”, come lo definisce il New York Times.
La vita sentimentale
Ma cosa sappiamo della vita sentimentale di Diego Dalla Palma? Il truccatore ha sempre evitato di rivelare troppo sul suo cuore, ma in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di essere pansessuale, ovvero attratto da persone di qualsiasi genere e orientamento sessuale.
Ha raccontato di aver avuto un grande amore con una donna, Anna Del Bene, e poi di aver seguito un istinto che lo portava più verso l’omosessualità.
Ha ammesso anche di essere stato un erotomane, ma solo con adulti consenzienti.
Oggi non sappiamo se sia fidanzato o meno, ma lui si definisce un uomo felice.
Diego Dalla Palma vive tra Milano e Taormina, dove possedeva una villa sotto il teatro Antico, che però ha messo in vendita nel 20164.
Ama viaggiare e scoprire nuove culture, ma anche dedicarsi alla sua famiglia, composta dai suoi due fratelli e dai suoi nipoti, che considera come figli.
Il tumore alla prostata: il libro sulla malattia
Nel 2018 ha pubblicato un libro intitolato Non ho paura di morire, in cui racconta la sua esperienza di malattia, dovuta a un tumore alla prostata, e il suo rapporto con la morte. Un libro coraggioso e sincero, che mostra il lato più umano e vulnerabile di un uomo che ha fatto della bellezza la sua missione.
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