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Denise Pipitone e la pista tunisina: il caso riparte a Storie Italiane

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-09-14

La prima puntata della nuova stagione di Storie Italiane ha dedicato ampio spazio al caso di Denise Pipitone, al quale è stata dedicata la seconda parte del programma di Rai1. Un giallo che a distanza di 17 anni è tornato con prepotenza sotto i riflettori, tra nuove piste ed inedite testimonianze. Il caso Denise Pipitone …

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La prima puntata della nuova stagione di Storie Italiane ha dedicato ampio spazio al caso di Denise Pipitone, al quale è stata dedicata la seconda parte del programma di Rai1. Un giallo che a distanza di 17 anni è tornato con prepotenza sotto i riflettori, tra nuove piste ed inedite testimonianze.

Il caso Denise Pipitone a Storie Italiane

In attesa dei nuovi concreti sviluppi sul giallo della scomparsa di Denise Pipitone, Storie Italiane, la trasmissione condotta da Eleonora Daniele, oggi è tornata nuovamente sul caso con le parole di Felice Grieco, la guardia giurata che avvistò a Milano una bimba molto simile a Denise. In collegamento oggi ha ribadito: “Se tornassi indietro fermerei quella bambina”.

Nel corso della puntata di oggi, Storie Italiane ha confermato la notizia del rinvio a giudizio a carico dell’ex pm Maria Angioni che presto andrà a processo per le false dichiarazioni ai magistrati. L’udienza è fissata al prossimo 23 dicembre.

Maria Angioni continua a seguire la pista della Tunisia. Mentre rilegge l’intera documentazione legata al caso di Denise Pipitone, in merito alla pista tunisina la dottoressa Angioni insiste nel ritenere che non risulterebbe, attraverso la verifica del codice fiscale, l’esistenza della bambina S.S., nata a Ragusa nel 1997 e imbarcata il 2 settembre 2004 (il giorno dopo la scomparsa di Denise) con degli adulti. I documenti le sarebbero giunti di recente.

Rispetto a tale pista, Felice Grieco è intervenuto sostenendo:

Se Angioni ha le sue piste, è giusto che le segua. Dovrebbe però portare più fatti, meno parole. Si dovrebbe seguire di più la pista rumena e non parlare soltanto della pista tunisina.

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