logo

Crozza nel Paese delle Meraviglie, l’imitazione di Papa Francesco: “Jorge Mario Bergoglio come Raimondo Vianello” – FOTO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-03-16

La nuova puntata di ieri sera all’insegna della trasmissione satirica in onda su La7 e condotto dal comico genovese Maurizio Crozza, Crozza nel Paese delle Meraviglie, si è aperta con l’imitazione del nuovo Pontefice appena eletto, Papa Francesco: “Cari fratelli, cari sorelle, buonasera”, ha pronunciato Crozza, con accento vagamente argentino, riprendendo esattamente le stesse parole …

article-post

La nuova puntata di ieri sera all’insegna della trasmissione satirica in onda su La7 e condotto dal comico genovese Maurizio Crozza, Crozza nel Paese delle Meraviglie, si è aperta con l’imitazione del nuovo Pontefice appena eletto, Papa Francesco: “Cari fratelli, cari sorelle, buonasera”, ha pronunciato Crozza, con accento vagamente argentino, riprendendo esattamente le stesse parole utilizzate da Jorge Mario Bergoglio subito dopo la sua elezione ed in particolare dopo essersi affacciato sul balcone accolto dalla folla presente in Piazza San Pietro. “Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prendermi quasi alla fine del mondo…”, ha proseguito il comico, prima di esultare: “Abbiamo il Papa!”.

Crozza ha sottolineato come, proprio in seguito alle primissime parole di saluto di Papa Francesco, lo stesso si sia fatto amare sin da subito dal popolo: “E’ uscito e ha detto ‘Buonasera!’… come Raimondo Vianello… avete fatto caso che sono identici?”, prima di mostrare sul vidiwall le immagini del Papa e del compianto Vianello a confronto. L’attuale pontefice, come spiega il comico-conduttore, avrebbe dovuto essere eletto già nel 2005, quando però ebbe la meglio Ratzinger, ora Papa emerito.

“Si chiama Francesco, Francesco è un nome bellissimo”, ha commentato ancora Crozza, stilando la lista di tutti i nomi usati dai precedenti Pontefici. “Francesco è un simbolo di povertà, di semplicità, Francesco si è spogliato di tutti i suoi averi, di tutti i suoi beni… è per questo che quando i cardinali lo hanno sentito si sono mangiati gli anelli…”. Poi, ha ricordato come Papa Francesco si sia pagato l’albergo da solo: “La sua prima preoccupazione è stata quella di pagare la stanza dell’albergo dove alloggiava che nella notte è diventato suo, tra l’altro! Pensa quello lì alla reception: Lei è il Papa? Bravo, congratulazioni. Dal frigobar ha preso qualcosa? Serve la ricevuta?”.

Dopo aver sottolineato tutti gli aspetti per i quali è già entrato nel cuore di molti fedeli, Crozza è partito con la lista delle critiche: “Ora lo stanno criticando perché è contro i matrimoni gay. E vabbè, ma è un Papa! Cosa vi aspettate? Che notizia è? La notizia è che Bersani è contro i matrimoni gay, non il Papa!”.

Infine, nell’immaginarsi l’incontro tra i due Papi, Francesco e Benedetto XVI, “Mi sono immaginato Francesco e Benedetto come Bossi con Maroni”: da qui, la gag tra i due Pontefici, il nuovo interrotto dal suo predecessore durante l’omelia.

Il siparietto iniziale, si è chiuso con il clamoroso errore della CEI che in una lettera si è complimentata con Scola come “Successore di Pietro”.

Potrebbe interessarti anche