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Conte e Mattarella contro l’omofobia: richiesta la legge, i bellissimi messaggi

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-05-17

Oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia. Per l’occasione, il nostro Premier Giuseppe Conte e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno condiviso dei bellissimi messaggi tramite i social, chiedendo basta alla discriminazioni ed una legge in merito. Conte e Mattarella contro l’omofobia Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale …

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Oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia. Per l’occasione, il nostro Premier Giuseppe Conte e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno condiviso dei bellissimi messaggi tramite i social, chiedendo basta alla discriminazioni ed una legge in merito.

Conte e Mattarella contro l’omofobia

Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale.

Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale.

Il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana

Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale.

La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana.

È compito dello Stato – garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri.

Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale.

Non è un caso se fin dal principio sono sempre stata una bimba di Conte e Mattarella.

 

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Oggi è la giornata mondiale contro omofobia, transfobia e bifobia: perché questa data?⁣ ⁣ Il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Per questo oggi è la giornata contro l’omofobia.⁣ ⁣ In Italia, secondo i dati esposti da Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line 800 713 713 e portavoce Gay Center, sono oltre 50 le persone che ogni giorno contattano il servizio per raccontare le discriminazioni e le violenze che sopportano quotidianamente.⁣ ⁣ Negli ultimi 12 mesi c’è stato un aumento del 9% in abusi e violenze, dato che sale al 40% tra gli adolescenti durante l’emergenza Covid19.⁣ ⁣ Una persona su cinque ha problemi di accettazione in casa, una su tre ha subito episodi di discriminazione di media o grave intensità dalle persone con cui vive come battute offensive, isolamento o violenze. ⁣ ⁣ A scuola, secondo una ricerca fatta su più di 1500 ragazzi, oltre il 34% degli studenti pensa che l’omosessualità sia sbagliata e il 27% degli studenti non vuole un compagno di banco gay.⁣ ⁣ «Chiediamo», dice Marrazzo a Gay.it, «al Governo, dopo 30 anni, una legge seria contro l’omofobia, come già avviene in molti altri paesi, che renda l’omofobia un reato e dia sostegni concreti alle vittime come case rifugio e centri antiviolenza per rendere possibili le necessarie denunce». ⁣ Il testo attualmente in Parlamento dovrebbe andare in aula a luglio. Doveva essere marzo, ma l’emergenza Covid ha bloccato anche questa.⁣ ⁣ Noi facciamo un appello affinché ci sia presto una legge che possa punire chi FOMENTA L’ODIO. Noi non dimenticheremo MAI tutte le volte che siamo stati vittime di omofobia e violenza… BASTA!⁣ 🌈

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