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Coming out di Carolina Morace: “Amo mia moglie e desideriamo un figlio, nel calcio troppa omofobia”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-10-11

Carolina Morace, ex attaccante della Nazionale femminile di calcio si è confidata con il Corriere della Sera presentando sua moglie facendo coming out in maniera serena e normale, come è giusto che sia: “Con mia moglie, Nicola Jane, desideriamo un figlio”, svela. Carolina Morace fa coming out: “Amo una donna e faremo un figlio insieme” …

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Carolina Morace, ex attaccante della Nazionale femminile di calcio si è confidata con il Corriere della Sera presentando sua moglie facendo coming out in maniera serena e normale, come è giusto che sia: “Con mia moglie, Nicola Jane, desideriamo un figlio”, svela.

Carolina Morace fa coming out: “Amo una donna e faremo un figlio insieme”

Il primo incontro tra Carolina Morace e la moglie è avvenuto a Tokyo, per non separarsi mai più: “Si chiama Nicola ma si legge Nìcola, non potevo saperlo. La chiamai con il secondo nome, Jane, mi sembrava più “da donna”, e lei, guardandomi intensamente, mi disse: “Perché mi chiami Jane?””.

La ex calciatrice e coach, svela perché ha scelto proprio ora di fare coming out:

Credo che nella vita ci siano dei momenti in cui certe cose diventano naturali. Forse prima non si è pronti. Poi, un giorno, le parole nascono con una spontaneità nuova. L’ho fatto per i più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi.

Il mondo del calcio, purtroppo, è pieno di pregiudizi:

Il mondo del calcio è pieno di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più.

Con la moglie si sono sposate due volte:

La proposta gliel’ho fatta nel giorno del mio quarantottesimo compleanno. Avevo comprato gli anelli, avevo ripassato per ore la frase “vuoi sposarmi?”. Sono una donna tradizionale, sì, anche in questo caso sono rimasta me stessa. E credere che prima nella mia vita non avevo mai pensato al matrimonio. Ci siamo sposate una prima volta a Bristol, sul piroscafo SS Great Britain e poi in Australia.

In ultimo, il desiderio:

Desideriamo un figlio. Lei ha già una figlia ed è una bravissima madre, mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita. Non sarà facile per noi, specie in questo periodo in cui spostarsi per il mondo è complicato a causa della pandemia. So già che dovremo avere pazienza, sia per questo che per tutte le difficoltà che incontreremo.

Mia moglie è bellissima, è intraprendente, è dinamica. Pensi che ha cambiato volto alla mia casa, ma intendo dire sul serio, mettendoci le mani: pavimenti, arredo. È pragmatica, diretta, schietta. Così facendo mi ha aiutata a far luce su di me, a capire chi sono e oggi sono una donna che ama una donna.

 

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