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Claudio Brachino risponde con un editoriale a Mattino Cinque, alle accuse sul servizio a Mesiano, e parte al contrattacco

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2009-10-19

Questa mattina, Claudio Brachino, risponde a Mattino Cinque, attraverso un editoriale, alle critiche e polemiche scatenate in seguito al servizio sul giudice Raimondo Mesiano, che noi di Blog Tivvù vi avevamo proposto in un nostro articolo di qualche giorno fa (clicca qui per leggere l’articolo). Brachino, si giustifica affermando che non si usano epiteti infamanti …

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Questa mattina, Claudio Brachino, risponde a Mattino Cinque, attraverso un editoriale, alle critiche e polemiche scatenate in seguito al servizio sul giudice Raimondo Mesiano, che noi di Blog Tivvù vi avevamo proposto in un nostro articolo di qualche giorno fa (clicca qui per leggere l’articolo).

Brachino, si giustifica affermando che non si usano epiteti infamanti e che la battuta dei calzini turchesi (al centro delle ilarità e delle polemiche), rimane semplicemente una battuta. Spiega, usando la voce del dizionario, il significato della parola “stravagante”, e se la prende con i colleghi giornalisti, in particolare con quelli del quotidiano La Repubblica, i quali hanno violato ripetutamente la privacy, attraverso vari strumenti, del Presidente del consiglio Silvio Berlusconi e di altri personaggi pubblici e istituzionali, senza tuttavia ricevere nessuna critica. Più che colpevolizzarli, rivolge ai colleghi delle domande retoriche, in difesa sempre del servizio mandato in onda lo scorso giovedì e della collega autrice del servizio. Successivamente l’editoriale si trasforma in una serie di domande nei confronti dello stesso Raimondo Mesiano: la sua promozione è stata meritata professionalmente o è una sorta di “premio politico” per una sentenza che di fatto va contro il Premier? Le idee politiche di un giudice come agiscono sulla sua serenità ed indipendenza? Ed ancora, non è “stravagante” (giusto per continuare ad usare un termine che, secondo Brachino, viene frainteso dagli ignoranti) decidere su una multa di 750 milioni di euro senza avvalersi del parere di tecnici e consulenti?

Queste sono le tre domande che Brachino desidererebbe rivolgere personalmente, magari con un’ospitata in studio, al giudice Mesiano, insieme ovviamente alle sue scuse per le offese personali nei suoi confronti.

Il direttore di Videonews, prende poi anche le difese della sua collega, autrice del servizio, la giornalista Annalisa Spinoso, prendendosi la responsabilità dei contenuti del servizio stesso, la quale in seguito alla messa in onda di giovedì scorso, è stata colpita da attacchi ed insulti personali.

Insomma, per la serie “occhio per occhio, dente per dente”, dopo le accuse di cattivo giornalismo rivolte a Claudio Brachino, lo stesso ricambia con la medesima moneta, attaccando i colleghi parimenti accusabili di mala informazione.

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