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Chi era Andrea Spezzacatena, “il ragazzo dai pantaloni rosa”: la vera storia del 15enne vittima di bullismo e cyberbullismo
Emanuela Longo 03/11/2024
La tragica storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo e cyberbullismo.
La tragica storia di Andrea Spezzacatena, quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo, è ora al centro del film Il ragazzo dai pantaloni rosa, presentato alla Festa del Cinema di Roma e presto nelle sale il 7 novembre. Diretto da Margherita Zanni e interpretato da Samuele Carrino, Claudia Pandolfi e Corrado Fortuna, il film porta in scena la vicenda di Andrea, ricordato come un ragazzo brillante e sensibile, spinto a gesti estremi dalle persecuzioni dei compagni. Il titolo riprende l’appellativo di una pagina social attraverso cui veniva umiliato e isolato.
Chi era Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo e cyberbullismo
Andrea Spezzacatena era un giovane di 15 anni, pieno di vita e dai buoni risultati scolastici, ma segnato dalle umiliazioni subite a scuola e sui social. La sua morte ha svelato alla madre Teresa Manes un doloroso segreto: la lunga serie di vessazioni che il figlio subiva, tenute nascoste fino all’ultimo. “Il ragazzo dai pantaloni rosa” ripercorre il dolore di un adolescente che, non trovando una via d’uscita, ha scelto il silenzio e infine un gesto estremo.
Margherita Ferri: “Un film per celebrare la vita di Andrea, non la sua morte”
La regista Margherita Ferri, che ha curato l’adattamento della sceneggiatura, ha raccontato l’incontro fondamentale con Teresa Manes, la madre di Andrea, che ha sostenuto il progetto con grande dignità e forza. “Ci ha chiesto di fare un film pieno di vita, come era Andrea”, ha spiegato la regista visibilmente commossa. In conferenza stampa, Ferri ha descritto la responsabilità avvertita nel raccontare questa storia: “Con la troupe ci siamo spesso dimenticati della tragica fine, era troppo duro affrontarla”.
La testimonianza di Teresa Manes e il messaggio di Claudia Pandolfi
Nel film, Claudia Pandolfi interpreta Teresa Manes, una madre che si è impegnata negli anni a testimoniare l’esperienza di Andrea per salvare altri giovani da storie simili. L’attrice ha dichiarato: “Conoscevo la storia di Andrea, ma incontrare Teresa è stato dirompente. Ho sentito il suo dolore e, nonostante sia uno dei ruoli più semplici, è anche uno dei più devastanti che io abbia mai interpretato”.
L’opera, che la sceneggiatrice spera possa accendere i riflettori sul fenomeno del cyberbullismo, è un tributo alla memoria di Andrea Spezzacatena. Roberto Proia, produttore del film, ha sottolineato quanto sia essenziale parlarne oggi, quando casi simili rischiano di passare inosservati.
Lei è la mamma di Andrea, “il ragazzo dai pantaloni rosa”, morto suicida a 15 anni nel 2012.
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