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Chi è Cosimo Gatta, il padre di Shaila Gatta del Grande Fratello: lavoro e Instagram

Emanuela Longo 04/11/2024

Chi è Cosimo Gatta, tutto sul padre di Shaila Gatta del Grande Fratello: ecco che lavoro fa

Stasera, lunedì 4 novembre, il pubblico di Canale 5 assisterà a un momento toccante all’interno della Casa del Grande Fratello 2024: Shaila Gatta, dopo settimane di isolamento, incontrerà il padre Cosimo, con cui ha un legame intenso e profondo, segnato da sfide e incomprensioni. Scopriamo tutto sull’uomo.

Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato

L’incontro tra Shaila Gatta e il padre Cosimo: un momento atteso

La figura di Cosimo Gatta, papà di Shaila, è centrale nella vita dell’ex velina di Striscia la Notizia, che nel corso della sua carriera ha sempre riconosciuto l’importanza dei sacrifici fatti dai genitori per sostenerla. In particolare, Cosimo, autista dell’Asl, è stato una presenza solida per la famiglia, anche nei periodi più difficili, quando i soldi erano pochi e Shaila era costretta a rinunciare a molte cose pur di studiare danza alla Scuola Harmony di Napoli.

Cosimo Gatta, uomo riservato e legato alla famiglia, ha sempre svolto il suo lavoro con impegno. Su Instagram conta quasi 6.000 follower ma il suo account è privato. Nel 2021, Shaila aveva raccontato al Corriere della Sera i sacrifici che lei e la sua famiglia hanno affrontato: “Mio padre Cosimo è autista Asl, mamma Luisa ha fatto per anni la sarta in casa, soldi non ce n’erano tanti e per poter studiare danza alla Scuola Harmony di Napoli ho dovuto fare molte rinunce”.

Negli anni, il rapporto tra Shaila e Cosimo ha vissuto momenti di incomprensione. Shaila ha rivelato di essersi allontanata da lui in giovane età, quando decise di lasciare Secondigliano per inseguire il suo sogno di entrare nel mondo dello spettacolo. “Per molto tempo io e lui non ci siamo rivolti la parola”, ha spiegato, sottolineando come da adolescente avesse frainteso l’atteggiamento protettivo del padre come ostacolo alla sua libertà. “Oggi capisco che la sua era solo paura, e forse anche frustrazione per non potermi dare quanto avrebbe voluto”.

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