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Chi è Alfredino? La storia di Alfredo Rampi, il bambino di 6 anni caduto nel pozzo: la tragica cronaca che segnò l’Italia

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-06-11

La storia di Alfredino, il bambino morto nel pozzo all’età di 6 anni: un fatto di cronaca indimenticabile

Chi era Alfredino? Alfredo Rampi, affettuosamente chiamato Alfredino, era un bambino di sei anni nato a Roma il 3 aprile 1975. La sua storia è tristemente celebre in Italia per la tragica vicenda che lo vide protagonista nel giugno del 1981. Alfredino era un bambino vivace e gioioso, amato dalla sua famiglia e dai suoi amici, la cui vita fu tragicamente interrotta in un evento che scosse profondamente l’intera nazione.

Alfredino: la caduta nel pozzo

Alfredino

La sera del 10 giugno 1981, Alfredino stava giocando nei campi di Vermicino, una frazione di Frascati, quando cadde in un pozzo artesiano scoperto, profondo circa 80 metri e con un diametro di appena 30 centimetri. La profondità e la ristrettezza del pozzo resero subito evidente la difficoltà di un eventuale salvataggio. La madre di Alfredino, Franca Rampi, accorgendosi della sua scomparsa, iniziò subito le ricerche e fu solo dopo qualche ora che si scoprì la tragica realtà.

La notizia della caduta di Alfredino si diffuse rapidamente, attirando l’attenzione dei media e mobilitando una vasta operazione di salvataggio. I soccorritori, tra cui vigili del fuoco, speleologi, medici e volontari, si alternarono incessantemente per cercare di raggiungere e salvare il bambino. Nonostante gli sforzi sovrumani, le operazioni si rivelarono estremamente complesse e pericolose.

Le telecamere della Rai trasmisero in diretta le operazioni di salvataggio, tenendo incollati agli schermi milioni di italiani per oltre tre giorni. La nazione intera visse con il fiato sospeso, condividendo il dolore e la speranza della famiglia Rampi.

Nonostante i numerosi tentativi di salvataggio, il 13 giugno 1981 fu annunciata la tragica notizia: Alfredino era deceduto nel pozzo. La sua morte lasciò un’impronta indelebile nel cuore degli italiani e sollevò numerosi interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia delle operazioni di soccorso.

Le conseguenze in Italia

La tragedia di Alfredino portò a significativi cambiamenti in Italia, soprattutto nell’ambito della protezione civile. La vicenda evidenziò la necessità di una maggiore preparazione e coordinazione nelle operazioni di emergenza, portando alla creazione del Dipartimento della Protezione Civile nel 1982. L’evento spinse anche a un controllo più rigoroso e alla messa in sicurezza dei pozzi e delle altre strutture potenzialmente pericolose.

Inoltre, Franca Rampi, la madre di Alfredino, fondò il Centro Alfredo Rampi, un’associazione dedicata alla prevenzione degli incidenti e alla promozione della sicurezza, con particolare attenzione alla sicurezza dei bambini. L’associazione continua a operare attivamente, contribuendo a diffondere una cultura della prevenzione e della sicurezza in tutta Italia.

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