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Che Tempo che Fa inaugura la rubrica “Books Stories”. Ieri, ospiti internazionali di altissimo livello

di Marco Ceste

Pubblicato il 2010-01-11

L’appuntamento della domenica con “Che tempo che fa”, propone una puntata fatta di novità, grandi ospiti internazionali e un importante direttore di giornale. Si apre con la novità, rappresentata dalla rubrica “Books stories”, tenuta da Giovanna Zucconi. In questo primo incontro, che si ripeterà ogni domenica, si parla dello scrittore francese Simenon. L’intento della rubrica …

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L’appuntamento della domenica con “Che tempo che fa”, propone una puntata fatta di novità, grandi ospiti internazionali e un importante direttore di giornale.

Si apre con la novità, rappresentata dalla rubrica “Books stories”, tenuta da Giovanna Zucconi. In questo primo incontro, che si ripeterà ogni domenica, si parla dello scrittore francese Simenon. L’intento della rubrica non è quello di parlare delle storie raccontate dai libri, ma delle storie che stanno dietro alla nascita di questi. Nella circostanza si è narrato di una curiosa vicenda, vale a dire l’autopromozione che lo scrittore fece per poter pubblicare le prime avventure del celeberrimo ispettore Maigret, dato che gli editori non volevano saperne. Il tutto si svolse con una festa un po’ particolare per la quale lo stesso Simenon aveva provveduto a scrivere gli inviti, in formato di verbali polizieschi. La festa era in maschera: obbligatorio essere mascherati da delinquenti.

Il primo ospite internazionale è John Turturro, il quale sarà dal 19 al 31 gennaio al teatro Carignano di Torino con il suo Fiabe Italiane, ispirato all’opera di Italo Calvino.
Il regista e attore americano spiega che fra le 200 fiabe sono state scelte quelle più adattabili alla scena teatrale e che la sua passione per lo scrittore italiano nacque 28 anni fa quando sua moglie gli regalò un suo libro. Come diceva Calvino, anche per Turturro le fiabe sono

Estremamente reali, perché contengono tutti i problemi della vita umana.

Poi Fazio gli domanda cosa ne pensa del nostro Paese e il regista risponde che per lui è come un continente, non una nazione, perché è molto vario dal punto di vista culturale, linguistico di abitudini e mode.

Dopodiché viene introdotto il secondo ospite internazionale, Tom Ford. Stilista di fama mondiale, sta girando il mondo promuovere il suo primo film, di cui è produttore e regista. Si intitola A single man e uscirà nelle sale il 15 gennaio.
Dice di essere più orgoglioso della sua pellicola che dei suoi vestiti, perché questi passano, mentre un film resta scolpito nel tempo. È la storia di un uomo che, dopo aver perso il compagno decide di suicidarsi. Dunque, nel suo ultimo giorno di vita, vuole fare tutte quelle cose che non ha mai fatto: questo gli farà riscoprire il piacere della vita. Il film è già tra i candidati per la vittoria agli Oscar.

L’ultimo ospite è Ezio Mauro, direttore del quotidiano La Repubblica. Si discute sulle polemiche che negli ultimi mesi hanno toccato il giornale, accusato di essere diventato un partito. Il direttore spiega:

Noi, semplicemente, abbiamo delle idee e delle ragioni, facciamo del giornalismo serio, non bisogna avere paura di questo. Chiediamo, soprattutto al potere, di poter avere un confronto diretto e aperto, il che è di fondamentale importanza in una democrazia.

Si parla poi molto del caso Berlusconi che Repubblica affrontò in maniera molto diretta e della situazione politica attuale.

A chiudere la puntata, come ogni domenica, Luciana Littizzetto, che non manca di lanciare frecciate ai protagonisti della politica.
Una puntata decisamente speciale quella di ieri sera: la novità della rubrica “Books Stories” sembra assolutamente azzeccata, come la scelta degli ospiti, che come sempre portano alla trasmissione il giusto mix di cultura, informazione e intrattenimento che Fabio Fazio sa abilmente gestire e dirigere.

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