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Che tempo che fa: doppio appuntamento in arrivo. Da Pupi Avati e Christian De Sica a Hugh Grant e Giovanni Floris

di Marco Ceste

Pubblicato il 2010-02-13

Arriva il tanto agognato fine settimana, e con esso, uno degli appuntamenti televisivi che più lo contraddistingue. Il capitano si chiama Fabio Fazio, la squadra è “Che tempo che fa”. Consueta doppia programmazione sulla terza rete Rai, sabato e domenica, alle 20.10. Un’ora o poco più di intrattenimento e cultura. Ma andiamo in ordine, iniziamo …

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Arriva il tanto agognato fine settimana, e con esso, uno degli appuntamenti televisivi che più lo contraddistingue. Il capitano si chiama Fabio Fazio, la squadra è “Che tempo che fa”.
Consueta doppia programmazione sulla terza rete Rai, sabato e domenica, alle 20.10. Un’ora o poco più di intrattenimento e cultura.
Ma andiamo in ordine, iniziamo dalla puntata di questa sera. Lo schema è ormai consolidato e vincente: ad aprire il vice direttore de La Stampa Massimo Gramellini, con il suo resoconto delle sette notizie che più hanno fatto parlare durante la settimana che va concludendosi. E a chiudere la comicità di colui che è uno di casa: Antonio Albanese. In mezzo, gli ospiti della serata.

Insieme, i primi saranno Pupi Avati e Christian De Sica, che a trentaquattro anni da Bordella, sono di nuovo insieme ne Il figlio più piccolo, pellicola che conclude la “trilogia dei padri” realizzata dal regista bolognese dopo La cena per farli conoscere (2006) e Il papà di Giovanna (2008). Il film, nelle sale dal 19 febbraio, è tratto dal romanzo omonimo dello stesso Avati e vede De Sica in un inedito ruolo drammatico: un imprenditore fallito, dedito alla truffa e all’evasione fiscale, simbolo in qualche modo dell’Italia amorale di oggi. Nel maggio 2009, la Regione Emilia-Romagna ha festeggiato i 40 anni di carriera e i 40 ciak del cineasta più prolifico dei nostri set mentre De Sica, nell’autunno scorso, si è aggiudicato un David Speciale per i Venticinque anni di successi con i film di Natale.A seguire, Don Andrea Gallo. Sacerdote dal 1959, da decenni lavora a Genova con e per gli ultimi, i diseredati, gli emarginati. Superati gli 80 anni, dopo Angelicamente anarchico (2005), oggi presenta Così in terra, come in cielo, le storie, gli incontri e le riflessioni di una vita passata sempre dalla parte dei più deboli. Dal 1975 è organizzatore e animatore della Comunità di base di San Benedetto al Porto, gruppo di frontiera specializzato nell’intervento ed assistenza per le situazioni di disagio psichico e fisico, promotore e co-fondatore, nel 1982, con il Gruppo Abele di don Luigi Ciotti del CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza.

L’appuntamento domenicale si aprirà invece, come di consueto, con la rubrica letteraria di Giovanna Zucconi “Bookstory”. Torna poi “Una visita guidata”, incontro di critica e storia dell’arte e della pittura a cura di Flavio Caroli. A chiudere la serata sarà come sempre il duetto che Fazio sapientemente intrattiene con la comica piemontese Luciana Littizzetto. Anche qui, nella parte centrale i grandi ospiti.

Si inizia con Hugh Grant. Affascinante attore britannico, torna nelle sale con Che fine hanno fatto i Morgan?, commedia brillante scritta e diretta da Marc Lawrence in cui con Sarah Jessica Parker interpreta una coppia americana sull’orlo della separazione, trovatasi all’improvviso ad essere testimone di un omicidio, bersaglio di un killer professionista e costretta a una convivenza forzata sotto sorveglianza. Grant debutta nel 1987 con Maurice di James Ivory, film che gli vale la Coppa Volpi al Festival di Venezia come miglior attore. Il successo internazionale arriva, sette anni dopo, con Quattro matrimoni e un funerale, consacrato con un Bafta e un Golden Globe; César onorario nel 2006, conferma la sua popolarità con gli strepitosi successi di botteghino di Notting Hill, Il diario di Bridget Jones, Che pasticcio Bridget Jones! e About a boy.

Dopo Hugh Grant, Fazio intervista un collega giornalista e presentatore, Giovanni Floris. Noto al grande pubblico soprattutto per la conduzione del programma di Rai tre “Ballarò”, talk-show di attualità politica in onda dal 2002 e giunto all’ottava edizione, Floris inizia la carriera da inviato al Giornale Radio Rai nel 1996. La svolta arriva nel 2001, quando, trovandosi a New York quel tragico 11 settembre, viene nominato sul campo corrispondente per la Rai dagli Stati Uniti. Tra i suoi ultimi saggi: Monopoli (2005), Mal di Merito (2007), La Fabbrica degli Ignoranti (2008), Separati in patria (2009).

Il menù è ricco, buon appetito… pardon, buona visione!

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