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C’era una volta… Pollon, dal 3 luglio su Boing – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-07-01

Con Pollon io ci sono cresciuta, come molti della mia generazione fine anni ’70 primi anni ’80 e, ogni volta mi facevo tante di quelle risate, che con il passare del tempo, quando ritrovavo le repliche da qualche parte in TV, non solo le riguardavo con piacere, ma nonostante l’età mi facevo esattamente le stesse …

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Con Pollon io ci sono cresciuta, come molti della mia generazione fine anni ’70 primi anni ’80 e, ogni volta mi facevo tante di quelle risate, che con il passare del tempo, quando ritrovavo le repliche da qualche parte in TV, non solo le riguardavo con piacere, ma nonostante l’età mi facevo esattamente le stesse risate. Perché diciamolo, Pollon è sicuramente uno degli anime più amati ed apprezzati degli ultimi venti (ma anche) trent’anni.

Il manga poi diventato una serie animata è stato creato dal mangaka Azuma Hideo nel lontano 1982, quindi, sì, possiamo ampiamente parlarvi di oltre trent’anni di vita. Azuma Hideo è stato inoltre autore di Nanà Supergirl. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1, all’interno di Bim Bum Bam. 46 episodi introdotti dalla famosissima sigla cantata da Cristina D’avena e scritta da Piero Cassano (leader dei Matia Bazar) e da Alessandra Valeri Manera e s’intitola: Pollon, Pollon combinaguai.

A partire dal 3 luglio, per rallegrare le nostre afose sere d’estate, C’era una volta… Pollon torna in TV (a seguire, sempre sulla stessa rete torna anche Nanà Supergirl), dal lunedì al venerdì su Boing a partire dalle 22.25. Il cartone animato, pur essendo seguito da un pubblico molto giovane, composto prevalentemente da bambini, possiede al suo interno, dei messaggi subliminari non esattamente politicamente corretti. La famosissima “Sembra talco ma non è…” è un chiaro richiamo all’uso della cocaina. Ma anche le dee volutamente sexy e Zeus un po’ “marpione” ci fanno notare con il senno di poi vari messaggi che però, nostra fortuna da bambini non arrivavano, rendendo l’anime uno dei più divertenti ed ironici esempi di serie animate mai visti.

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