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Caterina Balivo, parla mamma Rosaria: “Io e mio marito le abbiamo dato un ultimatum…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-05-15

Maria Rosaria Orabona racconta il profondo legame con la figlia Caterina Balivo, oggi conduttrice di successo. “Io e mio marito siamo stati severi. Le abbiamo dato un ultimatum: se non fosse riuscita a fare niente di serio e di concreto avrebbe dovuto tornarsene a casa. Le ho pagato le tasse universitarie fino all’età di 25 …

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Maria Rosaria Orabona racconta il profondo legame con la figlia Caterina Balivo, oggi conduttrice di successo. “Io e mio marito siamo stati severi. Le abbiamo dato un ultimatum: se non fosse riuscita a fare niente di serio e di concreto avrebbe dovuto tornarsene a casa. Le ho pagato le tasse universitarie fino all’età di 25 anni. Dopo ha provveduto lei. Per pochi esami non è riuscita a finire gli studi”.

Caterina Balivo, parla la mamma

Con queste parole la mamma di Caterina Balivo ricorda il momento in cui la figlia le ha comunicato la sua intenzione di lavorare nel mondo dello spettacolo. Una scelta che inizialmente ha spiazzato i genitori, che subito l’hanno messa in guardia dai pericoli di una carriera in quel settore: “Le abbiamo fatto capire sin dall’inizio che il mondo dello spettacolo è effimero. Oggi c’è e domani chissà”, afferma la donna in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni nel numero in edicola da oggi, martedì 15 maggio.

Il tempo però ha dato alla ragione alla figlia, oggi conduttrice di successo e volto di Detto fatto, programma che si accinge a lasciare dopo 5 anni. E mamma Maria Rosaria confessa di seguirla “tutti i giorni. È come averla a casa. Devo vedere se sta bene. I miei non sono consigli, ma continue critiche”.

Ecco com’era Caterina Balivo da piccola

Nel corso dell’intervista la mamma di Caterina parla anche di com’era da piccola la Balivo: “Era ubbidiente e si accontentava di quello che avevamo in casa. Era socievole e non mi dava l’idea che volesse fare tv. Il suo sogno era diventare magistrato per combattere le ingiustizie. È una che prende posizione quando ci crede. Alle superiori era rappresentante di classe ed era la prima a parlare se doveva far valere le ragioni sue e dei suoi compagni”. Questo però non le ha impedito di ricevere qualche schiaffo dalla mamma, anche se: “in modo leggero. A tre anni, Caterina, per provocarmi, diceva sempre ‘le mane’. Le diedi uno schiaffo proprio sulle mani e da allora non l’ha più detto”.

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