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Bruno Vespa, guerra contro Michele Santoro

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-06-11

Bruno Vespa si scaglia contro Michele Santoro. Dalle pagine del Quotidiano Nazionale, il conduttore di Porta a Porta sottolinea con toni battaglieri: La Rai è un servizio pubblico, e mi chiedo se fa servizio pubblico un conduttore che ha trasformato in icone della libera informazione personaggi come Ciancimino e Spatuzza, e che ancora giovedì sera, […]

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Bruno Vespa

Bruno Vespa si scaglia contro Michele Santoro. Dalle pagine del Quotidiano Nazionale, il conduttore di Porta a Porta sottolinea con toni battaglieri:

La Rai è un servizio pubblico, e mi chiedo se fa servizio pubblico un conduttore che ha trasformato in icone della libera informazione personaggi come Ciancimino e Spatuzza, e che ancora giovedì sera, rivolto agli esponenti di governo presenti in studio, li ha apostrofati dicendo: “Avete rotto, siamo stufi, dovete uscire dalla Rai”, lasciando la nostra azienda alle amorevoli cure di Santoro e dei suoi amici.

Vespa prosegue senza mezzi termini:

Vorrei sapere in quale azienda un dipendente o collaboratore può pubblicamente e senza conseguenze mandare a quel paese il direttore generale e ammonirlo insieme al presidente. Ricordo che lo scorso anno, quando i principali conduttori Rai furono invitati dalla stampa estera a commentare la sua sciagurata decisione di chiudere i talk show in campagna elettorale, chiesi ai corrispondenti internazionali in quale Paese al mondo va in onda una trasmissione come Annozero, e ricevetti come risposta un assordante silenzio.

Vespa conclude:

L’altra sera Santoro h detto che con i quindici milioni di pubblicità di Annozero vengono finanziate altre trasmissioni Rai. Con tutto il rispetto, c’è un filo di megalomania in tutto questo. Raiuno da quando esiste paga larghissima parte degli stipendi Rai. Si pensi, che con le sue modestissime seconde serate, la stessa Porta a Porta costa sette milioni all’anno e ne rende alcuni multipli, tra le tre e le quattro volte: qualcuno dice anche di più.

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