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Boris: dal 7 novembre su FX torna la prima stagione della “fuoriserie” italiana

di Caterina Cerretani

Pubblicato il 2010-11-06

Dal 7 novembre il canale satellitare FX ripropone la prima stagione della serie, o meglio della fuoriserie italiana Boris. Prodotto tutto italiano, diventato in pochissimo tempo un vero e proprio fenomeno di costume in onda su Fox e poi su Cielo dal 2007, Boris è una sit-com particolare, perché non è una fiction che racconta …

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Dal 7 novembre il canale satellitare FX ripropone la prima stagione della serie, o meglio della fuoriserie italiana Boris.

Prodotto tutto italiano, diventato in pochissimo tempo un vero e proprio fenomeno di costume in onda su Fox e poi su Cielo dal 2007, Boris è una sit-com particolare, perché non è una fiction che racconta una storia, ma una fiction che racconta a sua volta di un’altra fiction. Una serie  nella serie per prendere in giro il mondo televisivo e i suoi personaggi.

Racconta, infatti, la realizzazione di una soap dal titolo Gli occhi del cuore un prodotto non particolarmente innovativo e brillante costruito appositamente per il grande pubblico e per raggiungere ascolti record, descrivendone le fasi di lavorazione attraverso gli stessi personaggi chiamati a girarla, ne spia i movimenti nel retroscena, facendoci scoprire che questo mondo non è come uno si potrebbe aspettare, è molto peggio. Ritroviamo dunque il mondo della fiction italiana, fatto di compromessi, attori raccomandati, tempi produttivi serrati, dialoghi improbabili e corsa agli ascolti.

Boris porta sul piccolo schermo una divertente e riuscita galleria di personaggi, dotati di sarcasmo e cinismo e della tipica arte d’arrangiarsi: il regista isterico Renè (Francesco Pannofino), l’attrice cagna Corinna (Carolina Crescentini), il protagonista mediocre ma pieno di se, Stanis (Pietro Sermonti), Lopez, il delegato di produzione pronto ad assecondare le esigenze della rete, (Antonio Catania), Alessandro (Alessandro Tiberi), lo stagista sfruttato e malpagato, Arianna (Caterina Guzzanti), scontrosa assistente alla regia segretamente innamorata di Alessandro e poi c’e’ Boris il pesce rosso portafortuna del regista, il classico animale domestico che, nonostante i buoni propositi e le premure per preservarne la longevità, è destinato ad avere vita breve, forse proprio come la fiction del nostro regista Renè?

Molti elementi della serie ci vogliono mostrare alcune ipocrisie e contraddizioni realmente presenti nel mondo della televisione e delle fiction.

L’autore e regista Luca Vendruscolo afferma che:

Il fenomeno che volevamo stigmatizzare è quello tipicamente italiano del lavorare senza amoreè una troupe di persone che ha smarrito il senso del lavoro e cerca di rimanere a galla accettando orribili compromessi.

Dato il successo della serie arrivata ormai alla terza stagione il 20 novembre arriverà nelle sale Boris-il film, trasposizione cinematografica della sit-com.

Scritto e diretto dagli autori della serie, il film metterà al centro della trama René che dopo tanti anni di fiction di basso livello decide di riscattarsi con il cinema girando il suo primo lungometraggio d’autore.
Ma le difficoltà di realizzare un prodotto che possa piacere al pubblico sono innumerevoli, e Renè dovrà combattere contro sceneggiatori poco capaci, attrici nevrotiche, direttori della fotografia troppo arroganti e produttori con poche risorse disponibili scoprendo che questo mondo è forse peggio se possibile di quello televisivo. Fortuna che Renè ha sempre il suo Boris accanto, pesciolino rosso fedele e soprattutto muto.

Il 7 novembre andranno in onda i primi tre episodi della stagione dalle 18,25 su FX:  Il mio primo giorno in cui attraverso lo sguardo dello stagista Alessandro conosciamo il resto della troupe, a seguire L’anello del conte e Lo scalatore delle Ande.

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