logo

Belen Rodriguez, racconto shock del sequestro in Argentina: “Legata e pistole puntate, poi mi hanno chiusa in bagno…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-09-30

E’ una Belen Rodriguez del tutto inedita quella che si è raccontata al Corriere della Sera. La showgirl argentina ha parlato della sua vita in Argentina prima di tornare in Italia, raccontando un doloroso accadimento. Belen Rodriguez, il sequestro shock con la famiglia in Argentina “Mio padre – sempre per le regole della chiesa protestante …

article-post

E’ una Belen Rodriguez del tutto inedita quella che si è raccontata al Corriere della Sera. La showgirl argentina ha parlato della sua vita in Argentina prima di tornare in Italia, raccontando un doloroso accadimento.

Belen Rodriguez, il sequestro shock con la famiglia in Argentina

“Mio padre – sempre per le regole della chiesa protestante – non mi permetteva di andare a ballare, né di partecipare ai viaggi di scuola. Vietato mettere gonne corte, vietato ascoltare musica, tranne le canzoni religiose. Insomma, non potevo fare niente, a parte frequentare la chiesa e prendere parte alle iniziative religiose tipo le escursioni”, anticipa Belen Rodriguez.

In montagna, con il suo fidanzatino dell’epoca, non riescono a trovare la strada e arriva la notte:

Cosa facciamo? Camminiamo sul sentiero stretto, in fila indiana, mano nella mano. Nei tratti pericolosi io chiudevo gli occhi e stringevo forte la mano di Mariano, il ragazzino che mi piaceva. Allora pensavo: vorrei che questa notte durasse tantissimo.

Per Belen, in Argentina, le paure erano ben altre ai tempi:

Non la notte, non il bosco ma la vita quotidiana. Il fatto che la gente non avesse da mangiare. Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie.

Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa. Oggetti rubati? Dalle tazzine di caffè alle forchette. Dalla televisione alle lenzuola. Vestiti, scarpe, mutande, il mio book fotografico da modella.

Con lo stipendio del volantinaggio avevo comprato un paio di stivali a rate. Neri, con le borchie, il mio orgoglio. Così, mentre loro saccheggiano casa, io, con le mani legate, riesco a spostarmi e a prendere gli stivaletti per nasconderli nella fessura del divano letto. Stivaletti salvi!

Il racconto prosegue:

Poi mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi. In seguito? Decido di andarmene. Vengo in Italia con un contratto di modella.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Maria Belen (@belenrodriguezreal)

Potrebbe interessarti anche