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Belen e Cecilia Rodriguez, i problemi a scuola e la sindrome dell’abbandono: confessioni inedite

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-10-02

Lo spirito istintivo e rivoluzionario ha sempre fatto parte di Belen Rodriguez, sin dai tempi della scuola. La showgirl ha infatti parlato, con la sorella Cecilia, della sua adolescenza e del proprio rendimento scolastico svelando particolari fino a questo momento inediti. “Prendeva 10, 10 e poi 10. Non studiava nemmeno, talmente era brava” ha dichiarato …

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Lo spirito istintivo e rivoluzionario ha sempre fatto parte di Belen Rodriguez, sin dai tempi della scuola. La showgirl ha infatti parlato, con la sorella Cecilia, della sua adolescenza e del proprio rendimento scolastico svelando particolari fino a questo momento inediti. “Prendeva 10, 10 e poi 10. Non studiava nemmeno, talmente era brava” ha dichiarato Chechu in un’intervista a Fuorigioco, inserto domenicale de La Gazzetta dello Sport.

Belen Rodriguez, i problemi a scuola

Nonostante i bei voti, la sua condotta infatti era tutt’altro che esemplare come ha ammesso Belen: “Ma non ero secchiona eh! Stavo attenta. Al contrario, ero pessima in comportamento. Mi hanno cacciata da due scuole”. Come riporta Fanpage, la Rodriguez – diplomatasi nel 2003 in un liceo artistico di Buenos Aires – ha inoltre spiegato di essere scappata dalla scuola per una buona causa.

“Sono scappata dalla scuola. E il preside mi ha beccata mentre scavalcavo il cancello, un cancello altissimo. Ma la motivazione era giusta. Una mia compagna aveva perso il papà e non ci permettevano di andare al funerale. Io ci sono andata lo stesso. Avevo 16 anni”.

Cecilia e la sindrome dell’abbandono

Infine qualche confessione sul versante caratteriale: se Belen è sempre stata forte e indipendente, Cecilia ha avuto bisogno di un occhio di riguardo: “Cechu è la più viziata di casa! Soffre della sindrome dell’abbandono e quindi bisogna stare attenti”, ha spiegato la sorella maggiore, cui ha fatto eco Cecilia: “Io sono la piccolina di casa. Lei era indipendente, ero io ad avere bisogno, con i compiti”.

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