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Ballarò, puntata del 28 maggio: copertina satirica di Maurizio Crozza: intervento della Carfagna e i risultati delle elezioni – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-05-29

Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata all’insegna della trasmissione politica condotta da Giovanni Floris, Ballarò, che come di consueto ha visto in apertura la presenza del comico genovese Maurizio Crozza, alle prese con la sua nuova copertina satirica. Sin dalle prime battute, Crozza ha esordito con un paragone: “La …

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Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata all’insegna della trasmissione politica condotta da Giovanni Floris, Ballarò, che come di consueto ha visto in apertura la presenza del comico genovese Maurizio Crozza, alle prese con la sua nuova copertina satirica. Sin dalle prime battute, Crozza ha esordito con un paragone: “La nostra politica oggi è come il meteo: nessuno ci capisce più una mazza”. Tra le stranezze politiche e meteorologiche di questo periodo, il comico ha quindi sottolineato: “Ci manca solo che alla Carfagna diano il Nobel per la pace e poi il cerchio si chiude”. Presente in studio, Mara Carfagna ha deciso di intervenire subito dopo essere stata nominata dal comico, dando vita ad un gustoso siparietto.

“Vedo che ha una piacevole ossessione per me. Mi fa piacere. Anche io ce l’ho per lei, nel senso che mi è simpatico e qualche volta mi fa anche divertire”, ha commentato la Carfagna, per concludere: “Dopo la stagione dei magistrati in politica, magari è iniziata la stagione dei comici in politica. Dopo Grillo aspettiamo lei. Scenda in campo Crozza, su!”, rivolgendosi al comico che invece non ha fatto una piega tornando sui risultati delle amministrative ed ironizzando sui sondaggi e sulle difficoltà incontrate anche da Pagnoncelli. E restando sul tema delle elezioni comunali, Crozza ha poi sottolineato anche il forte astensionismo registrato anche a Roma: “Le elezioni ormai non sono più a suffragio universale, sono a disagio trasversale”.

Secondo Alemanno, la colpa della bassa affluenza degli elettori è da attribuire al derby, rappresentando così una grande distrazione: “Si, sicuramente… sì. Forse anche i tuoi cinque anni da Sindaco hanno influenzato il voto. Ma più il derby… eh ma anche i cinque anni… no no, più il derby. Alemanno, che c***o dici?”. Poi, si è passati al candidato del PD: “A San Giovanni c’era così poca gente in piazza che Ignazio Marino ha tirato fuori il telefonino perché gli scocciava fare la figura di quello che parla da solo in strada”.

E parlando ancora del PD, Crozza si è poi rivolto a Civati, ospite in studio: “Occhio Civati perchè state vincendo. Non sarebbe l’ora di chiamare Bersani? Stavolta rischiate”. Il Pdl invece non è andato benissimo ma spera di rifarsi al secondo turno; in merito ha quindi ironizzato su Berlusconi e sulla sua condanna che ha influenzato sugli elettori. A chi è andata proprio male, è invece la Lega: “Bossi ha dichiarato: ‘la situazione è così grave che l’ha capita persino il trota’”. Infine, impossibile non sottolineare il crollo del Movimento 5 Stelle, fuori da tutti i ballottaggi: “Con questi risultati lo tsunami si è ridimensionato: oggi si posiziona tra la secchiata e la lieve perdita di lavandino”. A chiudere la copertina, un’esilarante imitazione di Ingroia.

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