Ballando con le Stelle 2012: la storia tra Lucrezia Lante della Rovere e Simone Di Pasquale è tutta una bufala: “Faceva bene al programma”



Proprio nel corso della semifinale del talent ballerino di RaiUno, Ballando con le Stelle 2012, oltre alle emozioni a suon di danza, si era dato spazio anche ad un presunto gossip, poi confermato dagli stessi protagonisti, che aveva visto al centro dell’attenzione la coppia in gara formata da Lucrezia Lante della Rovere e Simone Di Pasquale.

I due, che nel corso del programma avevano dimostrato di avere un forte feeling, proprio nella semifinale avevano poi suggellato la nascita della loro storia con un appassionato bacio (noi ne avevamo parlato anche in questo articolo), per poi giungere alla confessione dell’attrice, che aveva quindi affermato: “Si, stiamo insieme”.



Ora, però, al termine dell’edizione che ha visto il trionfo della giovane coppia formata da Andrés Gil e Anastasia Kuzmina (anche loro, a quanto pare, una coppia non solo nel ballo), Lucrezia avrebbe vuotato il sacco rivelando come la sua presunta storia con il ballerino professionista, altro non era che una semplice bufala, nonostante le interviste rilasciate su settimanali come Gente nel corso delle quali dichiarava il suo folle innamoramento per Di Pasquale.

E così, durante la presentazione del suo lavoro teatrale, “Malamore – Esercizi di resistenza al dolore” l’attrice ha rivelato come la loro storia altro non era che una trovata pubblicitaria realizzata apposta per il programma di Milly Carlucci:



Una balla! Faceva bene al programma. Se ogni uomo che ho baciato fosse diventato una storia ne avrei un carnet pieno. Io e Simone avevamo un buon feeling e essendo entrambi liberi non dovevamo rendere conto a nessuno.

Ad averci visto lungo, la madre Marina Ripa di Meana che, in un’intervista a Top aveva commentato:

Io mi sarei risparmiata il finto amorazzo con il maestro di ballo, non è roba per lei. Però devo darle atto: anche se ciò non le ha dato la vittoria, sicuramente darà un certo seguito a questa esperienza. Quando c’è da inchinarsi alle burinate… Se il pubblico vuole quella roba, allora che dire: viva le burinate!