Nella giornata di iri, martedì 27 ottobre, il CdA di Auditel si è riunito a Milano per discutere della ripresa della pubblicazione dei dati di ascolto, sospesa per due settimane, decidendo in modo positivo, in base a quanto comunicato in una nota ufficiale della stessa società la quale ha giustificato il periodo di sospensione con la messa a punto di una ‘Road Map’ che permetterà di sostituire le famiglie del campione entro il prossimo 30 maggio 2016.
“Durante questo arco di tempo, la rilevazione e la pubblicazione degli indici di ascolto saranno soggette a procedure eccezionali di controllo, certificate e inviate all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’operazione Superpanel prosegue senza sosta e resta confermato l’obiettivo del luglio 2016 per ampliare il campione a 15.520 famiglie”, si legge ancora nella nota che specifica che i dati di ascolto di ieri, martedì 27 ottobre saranno rilasciati ufficialmente il oggi, 28 ottobre. Con essi, saranno resi noti anche gli ascolti delle ultime due settimane.
Alla notizia diffusa ieri sulla ripresa dei dati di ascolto, ecco la reazione di Mediaset con un comunicato ufficiale: ” Le realtà del mercato hanno pienamente ribadito l’importanza della rilevazione univoca e condivisa, confermandone la funzione di sistema che rappresenta uno strumento insostituibile per l’esercizio dell’impresa televisiva. Nel periodo di sospensione della pubblicazione dei dati è emersa l’opportunità di miglioramenti strutturali in termini di procedure e organizzazione. Mediaset, nella sua qualità di socio Auditel, si adopererà per il raggiungimento dei migliori standard internazionali di efficienza e sicurezza del sistema italiano di rilevazione e pubblicazione degli ascolti televisivi”.
Il direttore di RaiUno, Giancarlo Leone, così ha invece commentato all’agenzia AdnKronos: “Questo silenzio assordante è stato sconvolgente, poi si è trasformato in una opportunità. Questa situazione ha costretto un po’ tutti, non soltanto noi che facciamo televisione ma anche chi ne scrive, a non confrontarci più solo sui risultati dell’ascolto ma anche sui contenuti […] Twitter è un mezzo formidabile e io già ho un mio panel personale, fatto da 500 profili che tengo sotto controllo. Quello che è evidente è che normalmente più si parla di una trasmissione su Twitter e più ti devi preoccupare degli ascolti”.