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Ascolti TV 29 marzo: Live Non è la d’Urso, picchi di oltre 4 milioni con le news sul Coronavirus

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-03-30

La sfida della domenica sera non è mai semplice. Ma la Wonder Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 29 marzo 2020, con tutte le …

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La sfida della domenica sera non è mai semplice. Ma la Wonder Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 29 marzo 2020, con tutte le difficoltà di questo ultimo periodo per via dell’emergenza Coronavirus e lo spazio quasi interamente dedicato all’argomento.

Ascolti TV 29 marzo: Live Non è la d’Urso contro Bella da morire

Su Rai1 Bella da morire ha conquistato 5.547.000 spettatori, share 19,03%.
Su Canale 5, Live – Non è la d’Urso ha concluso con 2.988.000 spettatori, share 13,37%.

Ecco gli altri dati auditel:

Rai2, Che tempo che fa: 2.832.000 spettatori, share 9,24%.
Rai3, Suburbicon: 1.167.000 spettatori, share 3,83%.
Italia 1, Point Break: 1.645.000 spettatori, share 5,49%.
Rete 4, Un’ottima annata: 945.000 spettatori, share 3,39%.
La7, Non è l’Arena: 1.922.000 spettatori, share 8,60%.

Auditel, come funziona

La società AGB Italia, per conto di Auditel, ha installato nella casa di alcune famiglie italiane un piccolo apparecchio collegato ad ogni televisore dell’abitazione e alla linea telefonica, che registra su quale canale è sintonizzato il televisore. Il campione, rappresentativo della popolazione italiana con più di 4 anni, detto panel, è aumentato nel tempo: dalle poco più di 600 famiglie dei primi mesi successivi all’avvio delle rilevazioni, si è passati alle 2.420 famiglie del 1º gennaio 1989 fino alle 5.070 del 1º agosto 1997, con l’allargamento a 16.100 famiglie (41.000 individui) da luglio 2017.

Ogni membro della famiglia deve segnalare la propria presenza davanti al televisore tramite un particolare telecomando: in questo modo il meter registra quale programma è visto e anche da chi è visto. Il meter è composto da 3 unità: il monitor detection unit (MDU), che rileva lo stato di accensione e spegnimento dell’apparecchio televisivo, il canale su cui esso è sintonizzato; l’handset (“telecomando”), attraverso il quale la famiglia-campione seleziona il numero di persone che guardano la televisione; il meter vero e proprio, unità centrale di memoria, che trasmette i dati degli MDU provenienti dai vari televisori della famiglia-campione alla centrale attraverso la linea telefonica. I dati vengono poi elaborati al computer centrale di Milano e pubblicati la mattina seguente attorno alle ore 10.

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