logo

Ascolti TV 23 febbraio: Live Non è la d’Urso “precipita”, La Vita promessa vince, record per Fazio

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-02-24

La sfida della domenica sera non è mai particolarmente semplice. Ma la Wonder Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 23 febbraio 2020. Ascolti TV …

article-post

La sfida della domenica sera non è mai particolarmente semplice. Ma la Wonder Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 23 febbraio 2020.

Ascolti TV 23 febbraio: Live Non è la d’Urso contro La Vita Promessa

Su Rai1 la prima puntata della fiction TV La vita promessa 2, ha conquistato 4.565.000 spettatori, 19,2% di share. Su Canale 5, Live – Non è la d’Urso ha concluso in ribasso con 2.174.000 spettatori, 13% di share. Su Carmelita ha avuto la meglio anche Fazio con Che tempo che fa su Rai2 che ha portato a casa 2.687.000 spettatori, 10,6% di share.

Ecco gli altri dati:

Rai3, “Amore criminale”: 1.309.000 spettatori, 5,4% di share. Rete 4, “Speciale Stasera Italia”: 723.000 spettatori, 3% di share. Su Italia1 Kong: Skull Island ha intrattenuto 1.585.000 spettatori con il 6.6% di share. Su La7 Non è L’Arena ha interessato 1.810.000 spettatori con il 6.8% nella Prima Pagina e 1.209.000 (7%) nel programma.  Su Tv8 Quattro Hotel è stato seguito da 487.000 spettatori con il 2.2% di share. Sul Nove Camionisti in Trattoria segna 253.000 spettatori (1%).

Auditel, come funziona

La società AGB Italia, per conto di Auditel, ha installato nella casa di alcune famiglie italiane un piccolo apparecchio collegato ad ogni televisore dell’abitazione e alla linea telefonica, che registra su quale canale è sintonizzato il televisore. Il campione, rappresentativo della popolazione italiana con più di 4 anni, detto panel, è aumentato nel tempo: dalle poco più di 600 famiglie dei primi mesi successivi all’avvio delle rilevazioni, si è passati alle 2.420 famiglie del 1º gennaio 1989 fino alle 5.070 del 1º agosto 1997, con l’allargamento a 16.100 famiglie (41.000 individui) da luglio 2017.

Ogni membro della famiglia deve segnalare la propria presenza davanti al televisore tramite un particolare telecomando: in questo modo il meter registra quale programma è visto e anche da chi è visto. Il meter è composto da 3 unità: il monitor detection unit (MDU), che rileva lo stato di accensione e spegnimento dell’apparecchio televisivo, il canale su cui esso è sintonizzato; l’handset (“telecomando”), attraverso il quale la famiglia-campione seleziona il numero di persone che guardano la televisione; il meter vero e proprio, unità centrale di memoria, che trasmette i dati degli MDU provenienti dai vari televisori della famiglia-campione alla centrale attraverso la linea telefonica. I dati vengono poi elaborati al computer centrale di Milano e pubblicati la mattina seguente attorno alle ore 10.

Potrebbe interessarti anche