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“Se c’è uno che si è arricchito con l’Ares è Gabriel Garko!”, la frecciatina di Francesco Testi

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-09-29

Francesco Testi ha smontato l’AresGate dicendo che nell’agenzia di Alberto Tarallo ci fossero senza dubbio delle regole da rispettare ma niente di così assurdo come Adua e Morra avrebbero fatto credere nel corso della loro conversazione al Grande Fratello Vip. L’attore poi, ha parlato anche di Gabriel Garko, rivelando precisi dettagli che lascerebbero trapelare (forse) …

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Francesco Testi ha smontato l’AresGate dicendo che nell’agenzia di Alberto Tarallo ci fossero senza dubbio delle regole da rispettare ma niente di così assurdo come Adua e Morra avrebbero fatto credere nel corso della loro conversazione al Grande Fratello Vip. L’attore poi, ha parlato anche di Gabriel Garko, rivelando precisi dettagli che lascerebbero trapelare (forse) un po’ di astio.

Francesco Testi lancia delle frecciatine a Gabriel Garko

Francesco Testi, intervistato da Selvaggia Lucarelli per TPI, svela di non avere subito particolari pressioni quando lavorava nell’agenzia di Alberto Tarallo, confidando di non avere mai messo in piedi delle recite perché non ne aveva bisogno. Poi la frecciatina a Gabriel Garko:

Forse, e dico forse, ha fatto comodo anche a Garko fingere di essere altro, perché ora siamo nel 2020 e ragioniamo da progressisti, che uno sia etero o gay non ce ne frega nulla. Quindici anni fa un attore bellissimo come lui, amato dalle donne, forse raccontando tutto non avrebbe avuto la stessa carriera. Forse è stata una scelta condivisa e una tutela della sua professione.

E per quanto riguarda il risvolto economico, pare che Gabriel Garko si sia decisamente arricchito ai tempi dell’Ares di Alberto Tarallo, parola di Francesco Testi:

Io per un certo periodo ho guadagnato discretamente, poi certo non sono arrivato a guadagnare le cifre di Garko. Se c’è uno che si è arricchito è lui. Gabriel è stato un esperimento clamorosamente riuscito, creato da quel sistema lì. Poi, sai, quando è nato lui c’erano solo i giornali, oggi i social hanno rovinato il mercato. Tarallo e i direttori creavano copertine finte o vere, si creava il mito del sex symbol, poi la gente che ne sapeva di cosa fosse vero o no. Anche cambiare i nomi e le età, prima si poteva fare, ora no, dopo 5 minuti tutti sanno tutto.

L’attore poi conclude:

Cosa penso di Garko e della sua scelta? Non mi riguarda. Se gli stanno dicendo di nuovo come deve gestire la vita? Temo che si riproponga la stessa modalità del passato, col fine del guadagno.

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