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AresGate e l’attrice scomparsa, Francesco Testi vuota il sacco: “Ecco di chi si tratta…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-09-29

Lory Del Santo recentemente aveva parlato dell’AresGate, facendo ipotizzare di una attrice dell’agenzia contattata da lei per partecipare a The Lady e poi sparita nel nulla, creando un fortissimo alone di mistero dietro l’agenzia di Alberto Tarallo. AresGate e l’attrice scomparsa, Francesco Testi vuota il sacco Intervistato da Selvaggia Lucarelli per TPI, Francesco Testi ha …

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Lory Del Santo recentemente aveva parlato dell’AresGate, facendo ipotizzare di una attrice dell’agenzia contattata da lei per partecipare a The Lady e poi sparita nel nulla, creando un fortissimo alone di mistero dietro l’agenzia di Alberto Tarallo.

AresGate e l’attrice scomparsa, Francesco Testi vuota il sacco

Intervistato da Selvaggia Lucarelli per TPI, Francesco Testi ha immediatamente smontato la tesi di Lory, raccontando la verità su quel particolare episodio legato all’AresGate: l’attrice contattata dalla Del Santo è Reda, la sua fidanzata.

Reda, la mia fidanzata, è la famosa attrice su cui Lory Del Santo ha ricamato in tv dicendo che era sparita dopo che lei le aveva fatto fare un provino, cosa che ha alimentato la storia della setta, facendo intendere chissà cosa. Ha detto anche che Reda avrebbe cambiato il numero di telefono, insinuando che fosse stata plagiata da chissà chi. Il motivo per cui Reda ha cambiato numero non lo posso dire, ma sono cose riservate che non hanno anche fare con Tarallo o l’agenzia. E non c’era nessun mistero, posso garantirlo.

Le parole di Lory Del Santo a Mattino Cinque

Quando io stavo preparando The Lady la mia migliore attrice – che poi non ha più fatto The Lady – l’ho mandata a Roma per fare un provino per le stesse fiction che hanno fatto loro (Massimiliano Morra e Adua Del Vesco, ndr). A questa ragazza hanno poi cambiato il nome, mi hanno mandato il contratto, lei è andata a Roma quattro volte, è andata a firmare il contratto ed è scomparsa. Mi ha telefonato poi dicendo: ‘Mi trasferisco a Los Angeles a studiare inglese, cambierò il numero’. Da lì l’hanno incorporata in questa situazione, non l’ho mai più rivista. Parlano di questa agenzia, queste persone… Questa ragazza è scomparsa…

Credo che nell’AresGate si parlerà ancora per tanto tempo.

 

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Cerco di dare il mio punto di vista su una questione che ormai ha preso piede, per cui non posso esimermi dal farlo. È il mio punto di vista proprio perché fa riferimento alla mia esperienza personale. Avere un contratto con Ares Film aveva come conditio sine qua non quella di lasciare la vecchia agenzia e di tagliare i ponti con il proprio agente, questo perché la produzione aveva una propria agenzia di riferimento. Il paradigma su cui si fondava il progetto lavorativo era l’assoluta dedizione al lavoro e l’impossibilità di avere legami affettivi stabili (visti come potenziale distrazione dal progetto). Il tutto era perfettamente chiaro e diventava una scelta consapevole (nessuno mi ha mai puntato una pistola alla tempia). La vita però, si sa, è imprevedibile. Quando ho preso una “sbandata” per una donna, sono venuto meno al paradigma: ciò che prima non mi pesava, diventava improvvisamente un’imposizione. Ne sono scaturite forti divergenze di opinione e un diradamento costante dei rapporti personali con i produttori. Come avevo accettato consapevolmente di salire sulla nave, altrettanto consapevolmente ho deciso di abbandonarla nel 2015, prima ancora che andasse in onda “L’onore e il rispetto 4”, che è stato il mio ultimo lavoro con loro. Reda, la mia compagna, ha abbandonato la nave insieme a me ed ho la fortuna di averla accanto ancora oggi. Da allora non ho più visto né sentito nessuno, fatta eccezione per l’8 gennaio 2019, quando ho portato le mie condoglianze ad Alberto il giorno del funerale di Teo. Mi sono pentito di non essere riuscito a mantenere i rapporti personali e mi chiedo tutt’oggi se, nel caso lo avessi fatto, avrei potuto accorgermi di strani segnali e fare qualcosa per aiutarlo,. Resterà sempre un mio cruccio. In questi giorni ho sentito parole forti su questo tragico evento e non solo, parole che a mio avviso andrebbero approfondite in un contesto che di certo non può essere individuato in un palinsesto televisivo. In età adolescenziale ho sofferto di una grave forma di depressione e so bene quali effetti devastanti possa avere sulla mente di una persona. Per questo mi auguro che Adua superi questo momento e possa riuscire a stare bene

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