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Annozero, Sexus et Politica

di Davide Longo

Pubblicato il 2009-10-30

Ieri sera è andata in onda alle 21.05 una nuova puntata di AnnoZero intitolata Ricatti: Santoro si è posto durante la trasmissione alcune precise domande, quali “Il caso Marrazzo e’ solo un affare privato, la vicenda di un uomo e delle sue debolezze per i trans o dimostra come la politica sia sotto ricatto? E …

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Ieri sera è andata in onda alle 21.05 una nuova puntata di AnnoZero intitolata Ricatti: Santoro si è posto durante la trasmissione alcune precise domande, quali “Il caso Marrazzo e’ solo un affare privato, la vicenda di un uomo e delle sue debolezze per i trans o dimostra come la politica sia sotto ricatto? E di quella vicenda e’ stato chiarito tutto o ci sono ancora retroscena sconosciuti?”.

Si, per esserci i retroscena ci sono: dalle ultime indiscrezioni si deduce ad esempio l’esistenza di una lista di uomini potenti, politicamente o economicamente, che formano una clientela assidua del giro della prostituzione. Alcuni di quegli stessi politici che difendono poi ideologie strettamente basate sul cristianesimo che sicuramente non vede di buon occhio il mondo Transgender. Addirittura alcuni trans, compresa la signorina Kristal, presente in studio, confermano che alcuni parlamentari sono noti negli ambienti della prostituzione con nomi pittoreschi come “culetto d’oro”.
Questo fatto di per sè non costituisce reato, ma li rende ricattabili da chiunque e dunque questo non fa che aumentare il già dilagante clientelismo politico. Dopotutto, con circa ottanta tra indagati, imputati e condannati presenti in parlamento, l’Italia forse dovrebbe porsi qualche domanda, voi che ne dite?
In queste condizioni, una cosa e’ certa: dossier, veline, filmati sembrano essere diventate le armi della politica.

Insomma, una puntata di fuoco, e sempre distinguendo i fatti (che bastano da soli per commentare la politica italiana) dalle opinioni abbiamo potuto assistere allo spettacolo di un Santoro sempre attivo e coinvolgente che si è confrontato con il malcostume della politica. Non ci sono state particolari derive razziste e omofobe tanto care ad alcuni esponenti del mondo politico (presenti in studio) e di quello giornalistico, e abbiamo visto un’inchiesta di Stefano Bianchi, Corrado Formigli, Giulia Bosetti e Luca Bertazzoni nella quale sono stati ricostruiti per noi i passaggi più salienti della vicenda Marrazzo, con i protagonisti e i testimoni della storia.

Ospiti in studio Debora Serracchiani del Partito Democratico, Francesco Storace, segretario de La Destra ed ex presidente della Regione Lazio prima di Marrazzo; i giornalisti Maurizio Belpietro, direttore di Libero, e Antonio Polito, direttore de Il Riformista. Dulcis in fundo come sempre abbiamo assistito alla messa in onda di filmati rappresentativi dei tratti salienti della vicenda e la rubrica di Marco Travaglio, che finalmente ha ricevuto il contratto: dopo alcune considerazioni politiche riguardo la vicenda Marrazzo, nel programma è stata proposta una diversa chiave di lettura della vicenda: se è vero che il premier Silvio Berlusconi ha telefonato al governatore del Lazio per avvisarlo che circolava un video compromettente per lo stesso governatore, Marrazzo non sarebbe stato in qualche modo debitore e, forse, ostaggio di Berlusconi? E questo cosa avrebbe comportato a livello politico? E come mai non è finita sotto accusa anche l’agenzia che aveva comperato quel video e che aveva cercato di venderlo a vari periodici di gossip?
Ha ragione Corona quando dice che tutti nel mondo del gossip politico facevano come lui?

Domande che aleggiano nell’aria, prive di risposta. Comunque per assistere alla puntata di ieri potete andare sul sito www.annozero.rai.it nella sezione puntate.

Un’ultima precisazione: fortunatamente non abbiamo dovuto sentire, almeno questa volta, frasi senza un senso logico in italiano, come quella pronunciata da Ignazio La Russa a Ballarò Martedì sera per rispondere all’onorevole Rosy Bindi:

“Come si usano le pere perché cadono, così le angurie”.

Una similitudine degna di Ugo Foscolo. Virgilio docet.

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