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Anna Netrebko, Prima della Scala: “La mia Tosca è vera”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-12-07

Oggi, sabato 7 dicembre, è il giorno della Prima della Scala con la Tosca di Giacomo Puccini. Tanti gli appuntamenti per poter assistere all’opera in quel di Milano, oltre alla diretta tv, radio e streaming. I ruoli principali di questa Tosca sono rivestiti dal grande soprano Anna Netrebko, alla quarta inaugurazione scaligera, ma anche dal …

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Oggi, sabato 7 dicembre, è il giorno della Prima della Scala con la Tosca di Giacomo Puccini. Tanti gli appuntamenti per poter assistere all’opera in quel di Milano, oltre alla diretta tv, radio e streaming. I ruoli principali di questa Tosca sono rivestiti dal grande soprano Anna Netrebko, alla quarta inaugurazione scaligera, ma anche dal tenore Francesco Meli e dal baritono Luca Salsi. La direzione è invece affidata al maestro Riccardo Chailly.

Anna Netrebko, Prima della Scala: la sua Tosca

Anna Netrebko

Per Anna Netrebko, star internazionale, si tratta di un nuovo ruolo drammatico. Ma Tosca come personaggio le sta simpatica? L’artista ha risposto alle domande di Fabio Cappelli per RaiNews 24 al quale ha spiegato come ha imparato ad amare la Tosca.

Si, credo ora che la capisco, capisco perchè fa e dice certe cose. Senza una buona preparazione, chi la interpreta può farla sembrare arrogante o anche antipatica.

In realtà, spiega, Tosca non è affatto antipatica:

La gente deve amarla così come la ama Cavaradossi o Scarpia.

Come spiega la Netrebko, in Tosca la recitazione è fondamentale, “Non è il canto ad essere difficile nelle opere di Puccini ma l’interpretazione”. Ciò che invece il soprano proprio non manda giù è quando in scena, sin dal primo atto la fanno sembrare come una donna capace di uccidere. “Non è così”, dice.

Lei ci arriva ad uccidere, passa attraverso le pene dell’inferno prima di pugnalare Scarpia. Questo bisogna farlo vedere. Lo sviluppo dei suoi sentimenti, quando ha una premonizione nel primo atto. Sono tutti questi elementi a creare questo dramma incredibilmente triste. E’ buffo come la fanno arrivare al terzo atto come se niente fosse, come se non avesse ucciso qualcuno nel secondo. Ma non è così, lei è sotto choc e bisogna trasmettere queste emozioni. Per Tosca bisogna creare un personaggio credibile.

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