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Andrea Nicole piange a Uomini e Donne: uno dei corteggiatori le racconta la sua incredibile storia – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-09-29

Andrea Nicole Conte è l’attuale tronista di Uomini e Donne insieme a Roberta Giusti. Proprio la sua “rivale” potrebbe ricevere anche le attenzioni di Ciprian e questa presa di posizione del suo corteggiatore pare averla destabilizzata. Andrea Nicole piange a Uomini e Donne Per questo motivo, al termine della registrazione di Uomini e Donne, Andrea …

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Andrea Nicole Conte è l’attuale tronista di Uomini e Donne insieme a Roberta Giusti. Proprio la sua “rivale” potrebbe ricevere anche le attenzioni di Ciprian e questa presa di posizione del suo corteggiatore pare averla destabilizzata.

Andrea Nicole piange a Uomini e Donne

Per questo motivo, al termine della registrazione di Uomini e Donne, Andrea Nicola si è messa a piangere svelando il motivo del suo sconforto improvviso e lasciandosi andare ad uno sfogo molto profondo e intimo:

Questa cosa mi ha un po’ buttata giù perché mi sono detta che sto tornando indietro a cose che non voglio più vivere e a cose che non mi fanno piacere. Ho paura. Io non saprò mai cosa pensa realmente una persona, se quello che mi sta dicendo è a pieno la verità o se c’è qualcosa che omette. Qualcosa che magari non vuole dirmi per non offendermi e per non farmi rimanere male. Non voglio più sentirmi in difetto rispetto alla persona che ho affianco. Dopo tutto quello che ho fatto non è giusto. Io ho fatto quello che ho fatto per esistere, per far sì che Andrea esistesse.

Gabrio Landi, corteggiatore di Andrea Nicole, ha provato a consolare la tronista di Uomini e Donne raccontando (tramite la voce di Maria De Filippi) pubblicamente la sua storia (soprattutto l’infanzia) per farle capire che i momenti difficili possono far parte di qualsiasi persona: 

Nasco in Russia, in una città chiamata Volvograd, la vecchia Stalingrado. I miei ricordi partono dai quattro anni, i miei genitori biologici si erano separati e a me avevano detto che mio padre fosse morto per cui dovetti vivere con mia madre. Eviterò di darle tale merito e la chiamerò Lilit: non era mai in casa, era sempre in giro ad ubriacarsi e a farsi di qualche cosa. Così per giorni e certe volte per una settimana intera ero costretto a provvedere alla mia persona. Andavo a rubare o a fare la carità fuori dai supermercati, con in mano un vecchio cappello militare russo.

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